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Giornata del sonno, visite e teleconsulti gratuiti

Sarà possibile partecipare all’iniziativa in nove Istituti Maugeri, sabato 20 marzo. A disposizione anche uno strumento innovativo che misurerà la qualità del nostro dormire e segnalerà le apnee. Nell'ultimo periodo rivela lo pneumologo Francesco Fanfulla si sta lavorando «per far fronte anche alla nuova domanda dei disturbi del sonno emersi con chiarezza durante questa fase pandemica»

di Redazione

Porte aperte, sabato 20 marzo, in occasione della Giornata mondiale del sonno (che cade venerdì 19 marzo) alla Rete dei centri di medicina del sonno della Maugeri. Nove Istituti, dal Piemonte alla Puglia, effettueranno consulti gratuiti, in presenza – come a Milano e Lodi (il 27 marzo) – e in teleconsulto, da tutte le sedi per tutt’Italia.
Per partecipare occorre prenotarsi al numero verde 800 909646 (attivo dal 15 marzo, dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 18). Gli Istituti aderenti sono:

  • IRCCS Veruno (No)
  • IRCCS Tradate (Va)
  • IRCCS Milano
  • Poliambulatorio Maugeri Milano Clefi (Via Clefi, 9)
  • IRCCS Pavia
  • IRCCS Montescano (Pv)
  • Spazio Maugeri Lodi
  • IRCCS Lumezzane (Bs)
  • IRCCS Bari

Fino al 15 aprile, negli Istituti aderenti sarà disponibile anche la nuovissima fascia toracica AirGo, realizzata dalla startup MyAir partecipata da Ics Maugeri Spa SB, un device testato clinicamente all’Irccs Maugeri Veruno (No), il primo Istituto Maugeri che, alla fine degli anni ’80, si applicò agli studi sulle apnee notturne tra i primissimi in Italia.
La cintura permetterà il monitoraggio delle apnee notturne e la trasmissione dei dati, con semplicità e da remoto, ai Centri del sonno Maugeri che li analizzeranno, offrendo poi consulti a distanza in telemedicina. Si tratta, per il momento, di un servizio a pagamento, al prezzo speciale di 120 euro, fascia più teleconsulto.

Il network del Sonno

La Maugeri ha costruito la più grande rete di centri dedicati a questa branca medica in Italia, grazie ad attività cliniche che sono cominciate a Veruno (No), con lo pneumologo Alberto Braghiroli, già nel 1987, cui si è aggiunto, a breve distanza di tempo, un altro pneumologo, Francesco Fanfulla, prima all’Irccs Montescano e poi a Pavia, che ha realizzato il primo Centro di Medicina del sonno Maugeri, ampliando l’approccio, dagli aspetti prevalentemente respiratori a tutto lo spettro dei problemi del sonno, quindi con un contributo multidisciplinare anche di tipo neurologico e psicologico.

«In quanto Irccs, da anni ci occupiamo di fare ricerca, traslandone i risultati alla clinica, una volta validati», dice Fanfulla. «Lavoriamo, soprattutto nell’ultimo periodo, per far fronte anche alla nuova domanda dei disturbi del sonno emersi con chiarezza durante questa fase pandemica come riportato in diversi lavori scientifici internazionali. Nell’ultimo periodo», prosegue il clinico, «il nostro sforzo è andato nella direzione di creare una nuova alternativa al tradizionale approccio diagnostico, attraverso la creazione di nuovi questionari, che somministriamo ai pazienti per cogliere più approfonditamente la qualità del loro sonno e della loro veglia, la sperimentazione di nuovi devices indossabili, come le fasce toraciche, oppure attraverso l’utilizzo dei dati forniti da apparecchiature di largo consumo – proprio l’Irccs Maugeri Pavia ha una ricerca in corso – (come la famiglia degli iWatch, Fitbit et similia) per verificare la possibilità di mettere in connessione quella tecnologia diffusa agli strumenti scientifici con cui lavoriamo. Inoltre», conclude Fanfulla, «siamo attivi nel progetto di ricerca Sleep Revolution, inserito in Horizon 2020, e studiamo con altri 30 centri del sonno europei per costruire un nuovo modello diagnostico e terapeutico».

Durante le iniziative Maugeri della Giornata del Sonno, i cittadini che vorranno beneficiare dei teleconsulti gratuiti, potranno rispondere proprio a un questionario messo a punto da Fanfulla e da altri ricercatori dei vari Istituti, per inquadrare, attraverso diverse domande, la qualità del sonno e della veglia, reale o percepita, i disturbi sofferti e quelli latenti, il contesto psicologico in cui i disturbi stessi si inseriscono. «Uno strumento», aggiunge Fanfulla, «che pone le basi di una presa in carico personalizzata del paziente».

La Rete dei Centri di Medicina del sonno si occupa di disturbi respiratori, come le apnee ostruttive; di parasonnie (sonnambulismo, pavor nocturnus ossia il terrore notturno), di disturbi motori (movimenti automatici, digrignamenti, dondolamenti nei bambini) e dei disturbi del ritmo circadiano (disallineamenti sonno-veglia) e l’insonnia.

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