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Fondazione Arché inaugura la “Corte di Quarto”

Martedì 17 dicembre, alle ore 12, alla presenza del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, nel quartiere di Quarto Oggiaro a Milano, verrà inaugurata la Corte di Quarto, una casa dove abiteranno bambini e nuclei in difficoltà e cittadini solidali

di Redazione

«La Corte di Quarto, che affianca CasArché, sorge sul territorio della periferia milanese di Quarto Oggiaro e ospita quei nuclei mamma e bambino che, dopo il percorso di comunità, sono avviati all’autonomia», dice padre Giuseppe Bettoni, fondatore e presidente di Fondazione Arché.

«Accompagnare questi nuclei all’autonomia significa sviluppare una rete intorno a loro che sia di supporto e di riferimento perché la qualità delle relazioni è decisiva al fine di trasformare le fragilità in opportunità di crescita», prosegue padre Bettoni, «è prevista infatti la presenza di singoli, coppie, giovani e anziani che, come da tradizione milanese delle case di ringhiera, costituisce una “corte”, quale luogo privilegiato di condivisione».

La struttura prevede 14 nuove unità abitative atte a accogliere: nuclei di madri con bambini avviati all’autonomia; singoli o coppie che scelgono di vivere un’esperienza di vicinato solidale e una piccola fraternità di religiose e religiosi

Al piano terra si trova uno spazio polivalente aperto alla cittadinanza, dove si possono sviluppare iniziative di carattere culturale e sociale, e dove è prevista l’offerta di un servizio di counseling volto al sostegno anche dei genitori del territorio.

La fase di edificazione avviata 12 mesi fa si è già conclusa: la costruzione completa l’idea architettonica e di senso di CasArché, luogo di bene comune, aperta nel 2016 in via Lessona, 70, che ospita una comunità mamma e bambino e un appartamento di semiautonomia.

La Corte di Quarto, progettata dallo Studio 23Bassi, è stata realizzata grazie a un importante finanziamento da parte del Social Impact Banking Program di UniCredit, ai contributi di Fondazione Vismara, Enel Cuore Onlus, Fondazione Paola Frassi, Fondazione Mediolanum, Banca d’Italia, Mapei e al supporto di aziende e privati cittadini che hanno voluto aiutare nella costruzione della speranza.

Tra le sue mura e negli scambi con il quartiere potrà esprimersi la proposta di cittadinanza di Fondazione Arché: inclusiva e solidale, aperta al territorio e in dialogo con i suoi bisogni.