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Fis a 445 lavoratori, i criteri di applicazione condivisi con i sindacati

L’Ics Maugeri ha raggiunto un accordo volontario sull'applicazione del Fondo di integrazione salariale con le organizzazioni sindacali. Prevista la rotazione di chi starà a casa e nessuna penalizzazione contrattuale: l'Azienda anticiperà l'indennità, pagherà gli assegni familiari e calcolerà ferie, TFR, 13me sul 100%

di Redazione

In Maugeri le relazioni sindacali al tempo del Covid sono all’insegna della collaborazione. Nei giorni scorsi, via teleconferenza, Ics Maugeri Spa Società Benefit ha infatti raggiunto un accordo sull'applicazione del Fondo di integrazione salariale – Fis con alcune delle principali organizzazioni del comparto sanità (infermieri, operatori socio-sanitari, figure tecniche-riabilitative e amministrative) presenti nei 18 istituti dislocati in sei regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Liguria, Campania, Puglia e Sicilia); organizzazioni rappresentative di molti fra le 3mila addetti Maugeri (circa 600 sono invece i medici). L'intesa, a cui si è arrivati con scambi di documenti via email, sarà formalmente sottoscritta nei prossimi giorni.
«Per Ics Maugeri è fondamentale che, anche in una fase di emergenza come quella che viviamo, si identifichi un percorso di confronto per ricercare la massima condivisione coi rappresentanti dei lavoratori», ha detto l’amministratore delegato Mario Melazzini.

L'accordo riguarda i criteri di applicazione del Fondo a 445 lavoratori di 13 istituti, per circa 88mila ore di lavoro.
Il Fondo, com’è noto, è stato previsto dal Governo, con l'articolo 19 del Dpcm "Cura Italia", per l’emergenza e per le aziende colpite da cali di produzione a causa dell'isolamento a cui è stata sottoposta la popolazione. Nel caso di Maugeri si tratta dal blocco delle attività ambulatoriali e dalla riduzione delle attività di ricovero in 13 istituti.

Quello siglato in Maugeri è un accordo volontario, in quanto il Dpcm ne prevedeva l’applicazione unilaterale da parte dei datori di lavoro. L'azienda ha ritenuto di condividere con FP-Cgil, Cisl-FP, Uil-FPL, Fials, Fsi, Fisal e Usb, le OOSS presenti sin dalla prima riunione, una serie di criteri organizzativi in maniera da ridurre la penalizzazione economica dei lavoratori, che riceveranno fino all'80% della remunerazione (939,89 euro per retribuzioni uguali o inferiori a 2.159,48 euro e a 1.129,66 euro per quelle superiori).

Si tratta innanzitutto della rotazione dei lavorati coinvolti, che consente di spalmare su più lavoratori il ricorso al FIS, in modo da avere un'astensione dal lavoro media del 60% delle ore lavorabili, anziché avere alcuni addetti colpiti al 100%.

Non solo, Maugeri provvederà ad anticipare mensilmente il trattamento FIS senza attendere cioè il trasferimento statale. L'azienda ha anche disposto che le ore non lavorate concorrano ugualmente alla maturazione di trattamento di fine rapporto-Tfr, ferie, tredicesima mensilità e alla corresponsione di ex-festività, e non intacchino l’“incentivo di presenza” riconosciuto ai lavoratori dal contratto della Sanità privata e appunto calcolato sulle giornate lavorate.

Altra novità: l’accordo nazionale sarà monitorato mensilmente, a livello territoriale, dalle singole rappresentanze, per verificarne l’adeguatezza alle singole situazioni di Istituto.

In apertura il personale Covid dell'Irccs Maugeri di Milano – Tutte le immagini di Ufficio stampa