Comitato editoriale Ail

Ematologia di precisione: tutto sui linfomi

Nel mese dedicato alla sensibilizzazione sui tumori del sangue, l'associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma presenta un focus sui linfomi con video-interviste agli esperti

di Redazione

Mese dedicato ai tumori del sangue

Nel mese dedicato alla sensibilizzazione sui tumori del sangue, l’Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma Ail ha predisposto dei materiali informativi per i pazienti e le loro famiglie, per raccontare i progressi nella lotta a queste malattie. La nuova sezione, che fa parte del progetto “L’Ematologia di precisione: la Ricerca non si ferma mai” dedicato alle nuove prospettive di cura delle leucemie, è dedicata ai linfomi, gruppo eterogeneo di malattie che in Italia ogni anno colpiscono oltre 10mila persone. Tutti i materiali, come le interviste agli esperti, sono presenti nel sito di Ail a questa pagina.

Nello specifico, si tratta del linfoma diffuso a grandi cellule B, la forma più frequente di linfoma non Hodgkin che rappresenta da solo circa il 40% di tutti i linfomi aggressivi; i linfomi indolenti che sono i linfomi follicolari, i linfomi marginali e il linfoma linfocitico, tutti molto diversi uno dall’altro; il linfoma mantellare, che interessa il sistema linfatico, è uno dei linfomi più aggressivi a oggi conosciuti, ma negli ultimi quattro-cinque anni, in particolare grazie alle car-t, si possono guarire il 40% dei pazienti che hanno fallito due o più linee di terapia. È questo uno dei risultati più importanti raggiunti grazie all’ematologia di precisione per questa patologia.

Gli esperti coinvolti da Ail per questa nuova edizione del progetto: 

  • Fabrizio Pane, ordinario di ematologia e direttore dell’unità di ematologia e trapianti di cellule staminali della Federico II di Napoli introduce alla storia dell’ematologia di precisione; 
  • Paolo Corradini, direttore struttura complessa di ematologia, Istituto Nazionale dei Tumori, Università di Milano che parla delle nuove prospettive di cura per il Linfoma a grandi cellule B; 
  • Maurizio Martelli, dipartimento di medicina di precisione e traslazionale, Sapienza Università di Roma che fa scoprire i possibili approcci terapeutici per i linfomi indolenti; 
  • Pieluigi Zinzani, Istituto di ematologia L. e A. Seràgnoli, Università degli studi di Bologna, che fornisce informazioni aggiornate sulla cura del Linfoma Mantellare.

Oltre a voler informare, infatti, il progetto vuole trasmettere la speranza e la fiducia verso la ricerca, grazie alla quale oggi una diagnosi di tumore del sangue non è più una condanna, ma si può pensare a un futuro oltre la malattia. Infine, Ail ricorda i servizi per tutti, consulenze gratuite e incontri con ematologi.


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