Comitato editoriale Migrazioni
Di confini si muore, di orizzonti si vive
Un tema ambizioso per l’appuntamento annuale di festa, cultura e convivialità, organizzato da Fondazione Arché sabato 7 ottobre a CasArché. Sarà vivo e drammatico grazie alla testimonianza di un’ospite come Joy, donna nigeriana protagonista del libro “Io sono Joy. Un grido di libertà contro la schiavitù della tratta”, che ha provato ad attraversare i confini e a darsi nuovi orizzonti di vita. La sua storia di speranza ispirerà una giornata che ruoterà intorno all’universo valoriale che guida volontari e operatori
di Redazione
“Di confini si muore, di orizzonti si vive” è il titolo dell’edizione 2023 dell’Arché Live, l’appuntamento di festa, cultura e convivialità che Fondazione Arché propone annualmente alla cittadinanza.
Sabato 7 ottobre sarà presente un’ospite che porterà una testimonianza straordinaria: si tratta di Joy, protagonista del libro “Io sono Joy. Un grido di libertà contro la schiavitù della tratta” (di Mariapia Bonanate, Ed. San Paolo, con la prefazione di Papa Francesco), che parlerà a partire dalle 11:30.
La sua vicenda, paradigmatica di tante storie che Arché accoglie, mette di fronte al dramma delle donne migranti che, al loro arrivo in Europa, non trovano quella pace e quella prosperità immaginata ma un presente di sfruttamento e violenza. “Mi avevano rubato tutto. Il nome, la dignità, il corpo, la libertà, il futuro. Ero una delle migliaia di schiave, vittime della tratta, che vivono e muoiono nei sotterranei della storia. Oggi sono ritornata a essere il significato del mio nome: gioia”, sono le parole della quarta di copertina del libro che introducono la sua storia di redenzione.
Mi avevano rubato tutto. Il nome, la dignità, il corpo, la libertà, il futuro. Ero una delle migliaia di schiave, vittime della tratta, che vivono e muoiono nei sotterranei della storia. Oggi sono ritornata a essere il significato del mio nome: gioia
Joy, protagonista del libro “Io sono Joy. Un grido di libertà contro la schiavitù della tratta”
La racconterà nella cornice di CasArché, in via Lessona 70 a Milano, dopo le provocazioni che verranno proposte dagli interventi del presidente, padre Giuseppe Bettoni, e da Carlo Alberto Giovanardi ed Alessandro Albizzati, Direttore Unità Operativa Neuropsichiatria Infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, a partire dalla presentazione del “Manifesto dei diritti e dei valori di Arché”.
Apriranno la giornata i rappresentanti istituzionali: la sindaca di Novate Milanese, Daniela Maldini, l’assessore alla sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, e la consigliera comunale, presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano, Diana De Marchi.
Gli interventi della mattinata lasceranno spazio al pranzo condiviso, preparato da Cucina Etica. Il pomeriggio prenderà il via con la visione del video realizzato da Story Farm sul volontariato e con la consegna dei riconoscimenti ai volontari dell’anno, persone che si sono distinte per l’impegno costante nelle attività di Arché. A chiudere la giornata, infine, saranno le note del duo composto da Lorenzo Zambianchi e Giusy Sequino che coinvolgeranno i presenti con una serie di canzoni del repertorio della musica leggera italiana e internazionale.
Si potrà seguire l’Arché Live in streaming sui canali social della Fondazione mentre a CasArché a Roma, in via Monte Pramaggiore 8, è prevista la visione collettiva per amici e sostenitori di Arché.
«L’Arché Live vuole essere un’occasione per tutte le cittadine e i cittadini che si interrogano su quale società vogliamo costruire e che cosa per essa siamo disposti a mettere in gioco, vincendo la tentazione della delega o del rifugio nel privatistico», dice p. Giuseppe Bettoni, presidente e fondatore di Fondazione Arché. «Abbiamo la necessità e il dovere di non rassegnarci alla lamentela e al disimpegno, per questo estendo l’invito a partecipare a tutte e a tutti coloro che hanno a cuore il nostro futuro».
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