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Daniel Adomako, il talento di un ex-assente ingiustificato

Per la X edizione della Giornata Nazionale Uildm, scende in pista il cantante Daniel Adomako, che giusto un anno fa vinse Italia's Got Talent. Anche lui, appena arrivato dal Ghana, a scuola era escluso, ma la prof di musica lo ha salvato

di Sara De Carli

Parte oggi la decima edizione della Giornata Nazionale UILDM. Da oggi e fino al 26 aprile attraverso la farfalla–shopper (disponibile in tante piazze e per la prima volta anche online sul sito www.uildm.org, a fronte di un’offerta di 5 euro) o tramite sms solidale al numero 45509 sarà possibile sostenere la campagna Assente Ingiustificato e dare un contributo per eliminare le barriere e gli ostacoli che ancora, in tante scuole, rendono difficile per i ragazzi con disabilità fruire del diritto allo studio.
Per questa edizione al fianco delle UILDM c’è il cantante Daniel Adomako, classe 1991, vincitore della quarta edizione di "Italia's Got Talent": con la collaborazione di Benjamin T. Manson e Radio Bresciasette ha registrato l’originale spot che verrà trasmesso dalle maggiori radio nazionali, da tante radio locali e sul Web.

Daniel, come hai conosciuto UILDM?
Ho conosciuto UILDM partecipando, nel 2013, all'iniziativa “Una maglia per la vita”, la kermesse solidale lanciata dalla trasmissione “Zona Ciro”, condotta da Ciro Corradini su Brescia.Tv. Non pratico sport, anche se sono abituato agli “allenamenti” riguardanti la mia attività di cantante; il fatto che nel corso della lunga diretta televisiva si raccogliessero magliette e oggetti sportivi per metterli all’asta e che i fondi fossero destinati all'Unione Italiana per la Lotta alla distrofia muscolare mi ha colpito, così mi sono documentato sulla malattia e in generale sull'attività di UILDM.

Che impressione ne hai avuto?
Da quello che ho letto, ma soprattutto dalla conoscenza diretta di chi lavora nella sezione bresciana di UILDM, mi sono reso conto non solo dell'importanza del progetto – che credo sia sotto gli occhi di tutti – ma anche della passione e dell'impegno che le donne e gli uomini di UILDM mettono nella loro attività.

Perché hai deciso di sostenerla?
Semplice: ho deciso di sostenere UILDM perché l'Unione Italiana per la Lotta alla Distrofia Muscolare ha bisogno dell'aiuto di tutti, e quindi anche del mio. E poi posso dare una mano cantando: cosa dovrebbe chiedere di meglio un ragazzo che di professione fa il cantante?    

 


Anche tu hai avuto un’esperienza di vita che per alcuni versi ripercorre i temi della campagna Assente Ingiustificato: la scuola per te ha segnato un momento importante di inclusione, forse anche una svolta che ha segnato la tua vita. Ci puoi raccontare perché?
Certo. Quando dieci anni fa mi sono trasferito dal Ghana in Italia – a Prevalle, un paese in provincia di Brescia – ovviamente non parlavo una parola d'italiano, quindi in classe i primi tempi (e anche i secondi!) ho incontrato serie difficoltà di comunicazione, che mi hanno portato a chiudermi in me stesso. A “salvarmi” è stata la musica, attraverso la mia professoressa di musica Marilena Goffi. Quando si è resa conto che mi piaceva cantare, mi ha preso sotto la sua ala protettrice: parlavo poco o niente, ma cantavo molto. Mi sembra che in italiano ci sia un detto che si dice “canta che ti passa”: ebbene, a me è passato, e dopo aver molto cantato, la mia lingua si è sciolta e ho cominciato a parlare altrettanto, se non di più, con i miei compagni. Il resto credo che sia cosa abbastanza nota: canta oggi e canta domani, sono arrivato prima alle fasi finali di X Factor, e poi alla vittoria di Italia's got talent. Un successo che mi piace mettere a disposizione, per quel che posso, di UILDM.