Comitato editoriale Agesci

Dagli scout 1.600 alberi alla città di Verona

A un mese dalla fine della Route nazionale 2024 prosegue il ripristino di tutte le aree che hanno ospitato la manifestazione. La prossima settimana si terrà la cerimonia di piantumazione. Inoltre le vivande avanzate alla fine del raduno sono state consegnate a Banco Alimentare che le ha a sua volta distribuite alle associazioni veronesi

di Redazione

A Verona a poche settimane dalla fine della Route nazionale 2024 arrivano gli alberi dono degli scout. Nei giorni scorsi, infatti, in Comune si è tenuto un incontro tra l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, il responsabile dell’Ufficio Giardini del Comune Luigi Fiorio, la presidente del Comitato nazionale Agesci, Roberta Vincini e la responsabile regionale di Agesci Veneto Elisabetta Dal Prete.

Un albero per ogni gruppo scout

Al centro della riunione, diversi dettagli sulla donazione dei 1.600 alberi, ovvero simbolicamente uno per ogni gruppo proveniente da tutt’Italia che ha partecipato all’evento di agosto, che l’Agesci ha deciso di donare alla città di Verona: dalla specie di piante alle modalità operative per la loro piantumazione, fino ai ragionamenti sulle zone della città più adatte ad accoglierli. La cerimonia di piantumazione sarà fissata nelle prossime settimane.

La riunione ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto sull’impatto dell’evento scout sulla città scaligera.
Nella logica di “lasciare il posto migliore di come l’abbiamo trovato”, come recita una famosa frase del fondatore dello scautismo Baden-Powell, la presidente Vincini ha ricordato le numerose esperienze di servizio che i 18mila capi hanno avuto modo di vivere in città durante i giorni della Route, grazie al cosiddetto modulo “Tracce”, che ha coinvolto oltre 100 associazioni cittadine.

Il cibo donato a fine raduno

Vincini ha anche spiegato come in queste settimane siano stati distribuiti a 18 associazioni territoriali veronesi i cibi a lunga scadenza e le bevande avanzate alla fine del raduno. La progettazione logistica della Route è stata curata cercando di ridurre al minimo gli sprechi ma, con numeri così alti, avere dei cibi in leggero avanzo ha permesso di far fronte ad eventuali imprevisti.

Le vivande in eccesso, circa 200 quintali totali, sono state consegnate al Banco Alimentare che, a sua volta, le ha distribuite ad associazioni locali, conventi e mense presenti sul territorio.

Il ripristino dei luoghi

La riunione, spiega una nota, ha anche permesso di fare il punto sullo stato dei luoghi che hanno ospitato la Route: il parco di Villa Buri è stato pienamente sgomberato e tornato nella piena disponibilità di quanti vogliono visitarlo già a partire dalla fine di agosto. Nell’area Nicolis, che ha ospitato il palco e l’arena dove si sono svolti gli eventi serali e la Messa celebrata dal cardinale Zuppi, si sono concluse le attività di cantiere.

Proseguono i lavori per ripristinare completamente l’area privata localizzata in via del Pestrino, in particolare con la rimozione dei materiali utilizzati per configurare le strade di emergenza per i mezzi di soccorso.

«La Route Nazionale di Agesci non si è conclusa con la messa del 25 agosto: al contrario, quell’evento è stato un inizio di “presenza” i cui effetti principali sono stati riepilogati oggi», ha affermato l’assessora Zivelonghi in occasione della riunione. «I temi dell’ambiente, del verde e della sostenibilità sono i protagonisti delle azioni di cui oggi abbiamo parlato e che coinvolgeranno principalmente gli assessorati dei colleghi Benini e Ferrari».

Nell’immagine in apertura da sx: Stefania Zivelonghi, Roberta Vincini, Elisabetta Dal Prete e Luigi Fiorio – foto da Ufficio stampa

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