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Cuore di bimbi: solidarietà in azione

Presentato il videoreportage "In Asia batte un cuore italiano" che racconta la missione "Cuore di Bimbi" in Uzbekistan con i medici dell'Ospedale Niguarda di Milano e dei Riuniti di Bergamo

di Antonietta Nembri

Le immagini sono spesso più eloquenti di un racconto. Eppure oggi alla presentazione del videoreportage “In Asia batte un cuore italiano” le parole dei protagonisti sono state in grado di arrivare al cuore dei tanti che hanno partecipato all’incontro nell’aula magna dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, coordinato da Fabrizio Frizzi. Nell’occasione è stata presentata la campagna “Cuore di Bimbi” che dal 2005 vede protagonista dal Fondazione Aiutare i Bambini che grazie alla collaborazione con le strutture sanitarie partner (Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, Ospedali Riuniti di Bergamo, Policlinco di San Donato Milanese, Ospedali di Bologna, Faenza, Modena e Rimini, e Ospedale del Cuore Pasquinucci di Massa) ha l’obiettivo di curare e salvare i bambini cardiopatici nati nei paesi più poveri del mondo.
I protagonisti del videoreportage sono i medici che hanno partecipato alla missione “Cuore di bimbi” in Uzbekistan da 30 giugno al 7 luglio scorso.

«Certo non abbiamo la pretesa di risolvere il problema del mondo» ammette Goffredo Modena, presidente della fondazione che ha presentato i numeri del progetto che dal 2005 ha reso possibile un’operazione salvavita al cuore per 620 bambini. «Sono 800mila i bambini nel mondo che ogni anno non possono accedere a diagnosi, cure e interventi perché mancano le strutture, cardiochirurghi pediatrici o le famiglie non hanno i mezzi economici» ha ricordato Modena, «di fronte a queste cifre si potrebbe essere scoraggiati, ma ogni bambino in più salvato è una vita in più». Ogni missione della fondazione oltre a curare i bambini in Africa e Asia, si preoccupa anche di formare i medici e il personale ospedaliero locale.

Per sostenere “Cuore di Bimbi” inoltre, nel primo weekend di dicembre, sabato 1 domenica 2 dicembre, in 170 piazze italiane si svolgerà “Babbo Natale per un giorno”, campagna di fundraising per sostenere sia l’invio di missioni nei Pvs, sia le operazioni e le cure in Italia (in questi anni sono stati oltre 70 i piccoli operati negli ospedali italiani) sia le operazioni sostenute economicamente all’estero

L'equipe di Fondazione aiutare i Bambini in Uzbekistan – Foto di Francesco Giase

Oggi, dunque è stata l’occasione per ascoltare una «buona notizia», come ha ricordato il direttore generale dell’Ospedale Niguarda, Walter Bergamaschi che ha sottolineato l’importanza del volontariato svolto dai medici degli ospedali di Milano e Bergamo (l’équipe che ha partecipato alla missione in Uzbekistan al centro del videoreportage è composta da medici del Niguarda e degli Ospedali Riuniti).
Stefano Marianeschi, responsabile della Cardiologia pediatrica dell’Ospedale Niguarda in un commosso intervento ha non solo ricordato i 9 bambini operati nel corso dalla missione in Uzbekistan del luglio scorso, ma il grande obiettivo di «formare il personale locale: è indispensabile trasferire il nostro know-how». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Paolo Ferrazzi, direttore del Dipartimento Cardiovascolare degli Ospedali Riuniti di Bergamo «abbiamo iniziato negli anni ’70 a fare questo genere di missioni. È qualcosa che ci rende più belli dentro» ha detto ricordando anche la necessità della formazione che, come direttore della scuola internazionale di cardiochirugia, sostiene.

Prima di dare spazio alle immagini del videoreportage, realizzato da Vito Salinaro, giornalista di Avvenire, con la fotografia e il montaggio di Francesco Giase è intervenuto Marco Tarquinio, direttore del quotidiano della Cei che ha definito la missione di chi fa informazione quella di fare da specchio anche alle buone notizie «siamo testimoni del grande fiume di solidarietà che continua a muoversi nonostante le grandi difficoltà attuali» ha detto Tarquinio. Gli ha fatto eco Salinaro ricordando come ci sia una grande fetta di italiani che si dedica agli altri «noi siamo partiti proprio con questo scopo: perché il bene ha la stessa dignità di cronaca delle altre notizie. Il nostro obiettivo non era raccontare una bella favola».
Il video-reportage, infatti, non racconta una fiaba, ma una storia vera di collaborazione e solidarietà.

In occasione della Giornata del volontariato, il 5 dicembre, il reportage sarà trasmesso in seconda serata (ore 23,30) da Tv2000