Comitato editoriale
Costa, Nuovo modello sociale per dar speranza al Paese
Il presidente nazionale Auser, Enzo Costa, ha aperto il lavori dell'assemblea nazionale di Chianciano. Nel suo intervento ha annunciato l'apertura di una nuova sede Auser a Lampedusa
di Redazione

Non avere paura, non rassegnarsi. Questa è la solidarietà, un valore che ogni volta che sembra perduto viene riscoperto, un valore antico ma ancora modernissimo. È il messaggio di forza positiva che ha voluto lanciare il presidente nazionale Enzo Costa, ai delegati in apertura dell’assemblea nazionale Auser a Chianciano, oggi, 24 ottobre. Nel corso dello stesso intervento ha anche annunciato la prossima apertura di una sede Auser a Lampedusa.
«Oggi viviamo in un contesto dove, davanti alla crisi, lo Stato si ritira contribuendo a costruire una società sempre più diseguale il Welfare diventa residuale, e ci stiamo perdendo per strada i diritti costituzionali che dovrebbero essere universali e garantiti a tutti i cittadini» ha detto Costa nella sua relazione. «Si continuano a tagliare l’istruzione, la sanità, i servizi socio-assistenziali, si accentua il divario tra Welfare del Nord e Welfare del Sud, si continua a non praticare la politica dell’accoglienza salvo poi commuoverci quando succedono tragedie terribili come quella di Lampedusa. Dovremo vergognarci e smettere di fare passerelle e discorsi umanitari costruiti solo per la circostanza e immediatamente dopo rimossi. Ecco questo è il contesto, purtroppo, in cui si inserisce il nostro progetto sociale che abbiamo definito “per tutte le età”».
Ed è proprio pensando alla tragedia e allo scandalo di quanto successo a Lampedusa che l’Auser ha deciso di mettersi in gioco, annunciando il progetto di apertura di una nuova sede a Lampedusa, in collaborazione con la Cgil e lo Spi. Una struttura “specializzata” sugli interventi di accoglienza e di integrazione, che coinvolgerà gli abitanti dell’isola e volontari di tutte le regioni. Un vero e proprio campo scuola e di lavoro sociale. Il Progetto Sociale dell’Auser è basato su due centralità, il territorio come luogo privilegiato dove calare le politiche sociali e la persona, come riferimento a cui queste politiche devono arrivare, senza discriminazioni di genere e di etnia. Un progetto che avanza la costruzione di un modello di Welfare Attivo Pubblico di Comunità, basato su azioni solidali e spontanee che contribuiscano a promuovere e tutelare i beni comuni.
«Pensiamo a un interscambio tra soggetti diversi: cittadini, istituzioni, associazioni e, quando servono soggetti privati, che lavorando in rete, ognuno con la propria identità e il proprio ruolo, ma anche con la propria responsabilità, cooperano per realizzare una democrazia partecipativa che svincola le istituzioni dal dover intervenire su tutto, lasciandogli il compito, rilevante, di indirizzo, di garanzia e di coordinamento di un sistema pubblico-privato per realizzare quello che comunemente viene definito bene comune», ha detto il presidente dell’Auser.
Il punto centrale del progetto Auser è il concetto di Rete, per valorizzare e rendere ancora più efficaci i propri interventi sociali. Una rete interna tra tutte le proprie strutture, una rete con la Cgil e lo Spi, una rete con i soggetti del terzo settore, fino ad arrivare ad abbracciare associazioni sociali internazionali.
La rete serve per consentire e realizzare il protagonismo di ciascun cittadino attraverso la partecipazione organizzata dentro le rappresentanze formali e non formali. «Se qualcuno frequentasse di più questo mondo potrebbe anche farsi contagiare rinunciando all’individualismo e all’egoismo oggi dilagante, e noi come Auser questa contaminazione la dobbiamo promuovere», ha ribadito Enzo Costa. «Una rete di questa portata diventerebbe automaticamente un “movimento” e se venisse allargata a tutto il Terzo settore e alle associazioni diventerebbe immensa e sarebbe matura per uscire dai confini nazionali ed assumere il ruolo di nuovo modello internazionale fondato sulla partecipazione (attiva) dei cittadini (Comunità) attraverso le loro rappresentanze (Istituzioni e Associazioni) cioè: Un Welfare Attivo Pubblico di Comunità».
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