Comitato editoriale Don Bosco 2000
Con Pietro Bartolo: per una nuova narrazione sulla migrazione
Una giornata di incontri, riflessioni e formazione con il medico simbolo dell’accoglienza a Lampedusa. Con giovani e istituzioni di quattro comuni dove l’associazione salesiana è attiva, Piazza Armerina, Aidone, Villarosa, Santa Caterina Villarmosa
Una giornata riccca di incontri e riflessioni quella che ha visto Pietro Bartolo, europarlamentare e simbolo dell’accoglienza di Lampedusa, al fianco dell’associazione Don Bosco 2000. Un binomio importante, definito da Bartolo come «una realtà molto viva e innovativa nel campo dell’accoglienza. Il modello di Don Bosco 2000, soprattutto nell’accoglienza diffusa e nella cooperazione circolare, è un esempio che può essere esportato in altre parti d’Italia e d’Europa».
Con i giovani
La giornata si è aperta la mattina con l’incontro nelle scuole, dove Bartolo ha dialogato con i ragazzi di Piazza Armerina e di altri comuni limitrofi, portando il racconto diretto della sua esperienza sul campo, in contrasto con la narrazione spesso distorta che arriva dai media: «Quando si parla di migrazione bisogna parlare di persone, non di numeri. E soprattutto bisogna parlare di amore, dignità e diritti umani», ha dichiarato Bartolo ai giovani studenti, che hanno partecipato attivamente ponendo domande e condividendo riflessioni.
Con i sindaci
Nel pomeriggio, Bartolo ha incontrato i sindaci di quattro comuni – Piazza Armerina, Aidone, Villarosa, Santa Caterina Villarmosa – insieme agli operatori di Don Bosco 2000 e agli stakeholder locali. È stato un momento di confronto importante, durante il quale si è discusso del modello di accoglienza diffusa che Don Bosco 2000 porta avanti da anni, con un approccio che mette al centro la dignità e l’integrazione reale dei migranti nelle comunità locali: «La cooperazione circolare che realizzate – ha aggiunto Bartolo – non è solo un’idea, è un processo concreto che dà risultati.
È questo che dobbiamo far capire: che l’accoglienza è una risorsa, non un problema».
Migranti usati a fini politici
Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000, ha poi offerto una riflessione critica sul contesto attuale, evidenziando come il problema della migrazione venga strumentalizzato per fini politici: «Oggi la politica utilizza la migrazione per riempire le urne. Il vero business della migrazione lo fa la politica, attraverso la strumentalizzazione, i numeri falsi e le bugie. Parlare contro i migranti, fomentare l’odio verso i neri, significa ottenere voti. Questo è il punto. Non si parla di costruire un mondo migliore o più solidale, si costruisce consenso elettorale sull’odio verso l’altro».
Una nuova visione
Sella ha poi sottolineato come la narrazione dominante, quella dei telegiornali e di molti esponenti del governo, non regga il confronto con la realtà vissuta e raccontata sul campo: «Quando parliamo ai ragazzi, come è successo oggi, si rendono conto che quello che gli viene detto ogni giorno non è vero. Perché la migrazione non è un problema di numeri, ma una questione di umanità e di opportunità». La giornata si è conclusa con una sessione di formazione per gli operatori di Don Bosco 2000, momento chiave per rafforzare il lavoro sul territorio. Pietro Bartolo ha voluto ringraziare l’associazione, riconoscendo in essa «una realtà che non si limita a parlare di accoglienza, ma la costruisce, passo dopo passo, offrendo un modello concreto per il futuro».
Foto in apertura, Pietro Bartolo, secondo da destra, con i formatori dell’associaizone e Agostino Sella, ufficio stampa Don Bosco 2000
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