Comitato editoriale
Con la primavera tornano le “Uova di Pasqua Ail”
L'appuntamento è per il 19, 20 e 21 marzo con la 28esima edizione dell'iniziativa che negli anni ha permesso di raccogliere fondi destinati al sostegno di importanti progetti di ricerca nel campo dei tumori del sangue e assistenza ai pazienti. A causa della pandemia le modalità di distribuzione saranno diverse da località a località e vedranno protagoniste le 82 sezioni provinciali dell'associazione
di Redazione
Nel primo weekend di primavera, il 19 20 e 21 marzo tornano le Uova di Pasqua dell’Ail – Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma. Il tradizionale appuntamento è realizzato grazie all’impegno delle 82 sezioni provinciali e degli oltre 20mila volontari che offriranno, con una donazione minima di 12 euro, un uovo di cioccolato contrassegnato dal logo dell’Associazione. L’iniziativa, giunta alla sua 28esima edizione, è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
A causa della pandemia e delle conseguenti restrizioni sanitarie, l’associazione non potrà garantire lo svolgimento della manifestazione in tutte le piazze d’Italia. Per questa ragione per scoprire dove trovare le Uova di Pasqua Ail nella propria città, se in piazza o attraverso altre modalità, il suggerimento dell’associazione è quello di visitare il sito www.ail.it e rivolgersi alla sezione provinciale più vicina o chiamare il numero 06.7038 6013.
Nel corso degli anni questa manifestazione ha permesso di raccogliere fondi destinati al sostegno di importanti progetti di ricerca e assistenza e ha contribuito a informare sui progressi medico-scientifici nel campo dei tumori del sangue.
I fondi raccolti grazie alle Uova di Pasqua Ail saranno impiegati per:
sostenere la ricerca scientifica con 221 progetti di ricerca in tutta Italia;
collaborare al servizio di assistenza domiciliare per adulti e bambini. Sono 36 le sezioni provinciali AIL che erogano il servizio per gli adulti e 21 quelle che hanno attivato il servizio pediatrico, con 2.826 pazienti seguiti ogni anno e 43.249 accessi effettuati;
sostenere le case alloggio Ail, strutture situate nei pressi dei Centri Ematologici che accolgono i malati e i loro familiari costretti a spostarsi dal luogo di residenza per le cure. Sono 37 le sezioni provinciali che offrono il servizio, con 73 case alloggio e 3.772 persone ospitate in un anno;
supportare il funzionamento di 136 Centri di Ematologia e di Trapianto di Cellule staminali e sostenere i laboratori per la diagnosi e la ricerca;
finanziare 27.770 servizi socio-assistenziali ogni anno;
promuovere la formazione e l’aggiornamento professionale di medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio.
Oggi Ail che da oltre 50 anni è al fianco dei pazienti ematologici e a sostegno della ricerca scientifica sui tumori del sangue, è una realtà forte e radicata, presente più che mai nel cuore della gente e sul territorio nazionale con le sue 82 sezioni provinciali. Quella costruita da Ail giorno dopo giorno è una grande storia che l’ha vista protagonista e testimone dello sviluppo dell’Ematologia italiana. I rilevanti risultati negli studi e le terapie sempre più efficaci e mirate hanno determinato un grande miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti ematologici. Ma, ricorda una nota dell’associazione, questo “non basta, è necessario proseguire su questa strada per rendere le leucemie, i linfomi e il mieloma sempre più curabili” perché come ricorda uno slogan non ci siano #maipiùsognispezzati
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