Comitato editoriale
Cesvi vince per la terza volta l’Oscar di Bilancio
ll Bilancio di Missione Cesvi 2016 ha vinto l’Oscar di Bilancio 2017 della categoria Non Profit con questa motivazione: “L’edizione del bilancio Cesvi 2016 conferma la capacità dell’associazione di utilizzare il bilancio sociale come strumento di pianificazione, gestione e rendicontazione, e fornire un’informazione completa e trasparente ai propri stakeholders, a partire dai donatori.”L’Oscar si aggiunge ai due già ricevuti nel 2011 e nel 2000
di Redazione

Così il presidente del Csvi, Giangi Milesi ha commentato il Premio ottenuto per la terza volta: Il premio è per noi un incoraggiamento a puntare al quarto Oscar – lo stesso record dell’attrice Katharine Hepburn! J Battute a parte, il terzo Oscar ci stimola a progettare un bilancio più agile e dinamico e insieme più ricco grazie alle interazione con il digitale.
Ma l’Oscar è soprattutto l’ennesimo riconoscimento di una scelta avveniristica per l’Italia, compiuta dal Cesvi fin dagli anni Novanta: utilizzare l’informativa di bilancio come strumento di trasparenza organizzativa, perché tutte le cause sono meritorie, ma non tutte le organizzazioni meritevoli. Ecco perché dal 2000 pubblichiamo l’organigramma e il profilo di tutti i soci. Da dieci anni calcoliamo anche i contributi “in natura” (beni gratuiti, servizi probono, prestazioni volontarie), pubblicati ogni anno in Nota integrativa. Cifre importanti per dimensione (fino all 10% del bilancio), e soprattutto per il significato: un indizio del “capitale sociale” che costruiamo con la nostra solidarietà.
Insomma, con il Bilancio di Missione, ogni singolo donatore viene considerato come un azionista e messo in condizione di valutare l’adeguatezza, l’affidabilità e la capacità del Cesvi di generare cambiamenti sociali. Anche nelle grandi emergenze di Haiti, della Somalia o dello Zimbabwe, dove Cesvi è sempre più presente con progetti di grande impatto che vanno ben oltre la fase assistenziale, serve una grande organizzazione, radicata e solida. Perseguire lo sviluppo sostenibile è un’attività costosa che ci impegna a crescere. Non per autoreferenzialità, ma per essere sempre più impattanti nell’azione ed efficaci nel cambiamento.


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