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Comitato editoriale Fondazione Cesvi

“Borena: la terra senza pioggia”, il racconto della siccità in Etiopia

Un podcast in sei puntate, disponibili sulle principali piattaforme di streaming dal 20 maggio. Il raconto del viaggio del giornalista Valerio Nicolosi in un'area dove l'acqua è sparita da anni, costringendo mezzo milione di persone a cercare rifugio altrove

di Redazione

Benvenuti a Borena, regione di Oromia (Etiopia) dove la siccità è di casa. Dall’inizio del 2021, oltre mezzo milione di persone hanno lasciato la propria casa in cerca di cibo e acqua. Da qui parte il viaggio del giornalista Valerio Nicolosi nel Paese africano, con testimonianze e storie di sopravvivenza all’assenza di piogge. Ne parla nelle sei puntate del podcast “Borena: la terra senza pioggia”, prodotto da LifeGate in collaborazione con Cesvi.

Il racconto conduce alla scoperta di quel territorio, una delle aree più colpite dalla mancanza d’acqua, dove Cesvi è attiva dal 2021 con progetti di contrasto alla siccità e per rafforzare la resilienza della popolazione agli shock di tipo naturale e migratorio interno. Secondo il Borena Zone Rapid Assessment Report del 4 dicembre 2022, elaborato da Ong internazionali e nazionali assieme alle autorità locali, la zona ha una popolazione di circa 1,2 milioni di persone, il 91% delle quali risiede in aree rurali e il cui mezzo di sostentamento più diffuso è la pastorizia. Dal 2021 l’area è soggetta ad una delle più gravi siccità che abbia mai conosciuto, con cinque stagioni delle piogge consecutive che hanno registrato un livello di precipitazioni quasi inesistente. L’assenza di acqua ha portato alla scomparsa graduale degli animali, principale fonte di sostentamento per le comunità che oggi hanno perso tutto e soffrono di malnutrizione, in primis i bambini, ma anche gli adulti, e sono maggiormente esposti a malattie ed epidemie.

«Il viaggio mi ha portato in una regione dove gli abitanti da sempre vivono di pastorizia e agricoltura e che oggi sono diventati profughi interni», spiega Nicolosi. «Molti di loro devono percorrere chilometri e chilometri ogni giorno per trovare un piccolo ruscello che scorre sul letto di un grande fiume ormai prosciugato o scavare buche al centro di un lago che fino a pochi anni fa sembrava inesauribile. Quasi tutti scelgono di restare, ma il sogno dei più giovani è partire, direzione Europa».

Tra ottobre 2021 e giugno 2022, oltre 345mila persone sono state sfollate a causa della siccità, che ha determinato anche un aumento dei movimenti transfrontalieri per disastri naturali e insicurezza alimentare. «Siamo felici di essere stati coinvolti in questo progetto di Cesvi, che unisce molti dei temi che trattiamo quotidianamente, come l’acqua, il clima, le migrazioni, in un continente come quello africano che spesso non ha voce. Aver dato vita a un podcast con Valerio Nicolosi ha ancora più valore», commenta Tommaso Perrone, direttore responsabile di LifeGate. «Abbiamo davanti ai nostri occhi gli effetti della crisi climatica, con eventi meteo estremi ormai quotidiani ed è importante rendersi conto di quello che succede in territori solo apparentemente lontani, per capire come dar vita a soluzioni comuni».

«Il cambiamento climatico è una realtà amara sotto gli occhi di tutti», è la considerazione di Roberto Vignola, vicedirettore generale di Cesvi. «In ogni angolo del pianeta assistiamo a catastrofi climatiche sempre più devastanti e, se pensiamo che quel che accade in Europa e Italia sia drammatico, è necessario alzare lo sguardo verso i Paesi già da tempo colpiti dalla crisi climatica e allo stesso tempo martoriati da povertà, malattie, guerre, per avere la misura di come il cambiamento climatico stia impattando sulla vita delle persone, esacerbando le diseguaglianze, le ingiustizie e il dramma dei rifugiati climatici. Nella zona di Borena abbiamo visto con i nostri occhi cosa significhi morire di fame e di sete e allo stesso tempo la dignità di una popolazione allo stremo che cerca di non arrendersi. Poter raccontare tutto questo in un podcast, il primo in assoluto per Cesvi, è per noi motivo di profondo orgoglio. Siamo sicuri che questo progetto non lascerà indifferenti gli ascoltatori che si troveranno catapultati in una realtà profondamente toccante».

“Borena: la terra senza pioggia” è realizzato nell’ambito del progetto Hudepe, sostenuto dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo – Aics.

Credit foto Roger Lo Guarro