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Balcani, una tre giorni di riconciliazione

Si tiene a Belgrado dal 17 al 19 aprile il seminario internazionale "Unione Europea ed ampliamento nell'area balcanica: le sfide per una integrazione istituzionale e per la riconciliazione sociale" organizzato da MCL in collaborazione con Efal, Fondazione Italiana Europa Popolare, Eza e Nezavisnost.

di Redazione

«Il Mcl (Movimento cristiano lavoratori) guarda da tempo all’integrazione europea dei Balcani come ad un traguardo fondamentale nel cammino verso il completamento della costruzione della casa europea, e lavora per individuare nuove forme di collaborazione e cooperazione in questi Paesi (e fra questi Paesi) che ancora stanno pagando il conto della dittatura e della guerra».
in queste parole sta la sintesi del Seminario Internazionale di Studi su “Unione Europea e ampliamento nell'area Balcanica: le sfide per una integrazione istituzionale e per la riconciliazione sociale” – organizzato dal MCL in collaborazione con Efal, Fondazione Italiana Europa Popolare, Eza e Nezavisnost – che si terrà a Belgrado dal 17 al 19 aprile.

«Noi pensiamo che la risposta ai problemi di integrazione e di sviluppo dell’area balcanica sia da ricercare nel dialogo sociale, culturale, interreligioso che deve essere il perno di ogni attività: unica via possibile verso l’integrazione europea». Non è un caso, dunque, che al seminario MCL di Belgrado prenderanno parte esponenti del mondo sindacale e culturale provenienti appunto da Croazia, Bosnia, Albania, Montenegro, Serbia, Macedonia, Bulgaria, Romania, Moldavia, Austria.

«Una particolare attenzione sarà rivolta anche alla prossima visita di Papa Francesco a Sarajevo, il 6 giugno: una visita importante, molto importante per tutti, per tutta l’area dei Balcani, che ha bisogno di parole (e di atti) di pace e di tolleranza che sicuramente il Papa porterà, anche perché le religioni non possono essere sfruttate in nome della guerra e della violenza. Certamente questa visita porterà serenità nei rapporti e aiuterà il dialogo tra le religioni. Anche noi saremo a Sarajevo ritenendo la Bosnia un Paese strategico per il dialogo nei Balcani», ha concluso Costalli.

In allegato il programma del seminario.

Foto: Getty Images

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