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Balcani, programma Sos “Un posto sicuro per i bambini”

Avviato il programma "Un posto sicuro per i bambini", i team di Sos Villaggi dei Bambini sono all'opera nelle aree colpite di Bosnia Erzegovina, Croazia e Serbia. Ora si temono infezioni e malattie

di Redazione

L’emergenza nei Balcani non è finita. Adesso le popolazioni colpite dall’alluvione sono a rischio di infezioni e malattie. Sos Villaggi dei Bambini prosegue la sua azione a favore delle popolazioni e in particolare dei bambini nei tre paesi colpiti dalla calamità naturale: Bosnia Erzegovina, Croazia e Serbia.
In Bosnia Erzegovina l’area allagata genera il 75% del Pil del Paese. Un terzo dell’economia bosniaca è significativamente compromessa dalla calamità naturale. Gli esperti prevedono che il danno sarà, molto probabilmente, superiore al miliardo di euro. Strade e ferrovie sono state distrutte, aziende e terreni coltivabili sono stati allagati. Le frane continuano a mettere in pericolo le case e le mine antiuomo, nascoste nei terreni, creano un’altra emergenza.
Sabato scorso, due aree di Gracanica sono state nuovamente allagate a causa della pioggia incessante.
Sos Villaggi dei Bambini in Bosnia Erzegovina sta lavorando per creare “un posto sicuro per bambini” (ambienti protetti che offrono sostegno e cura) e partecipa regolarmente alle riunioni di coordinamento delle Nazioni Unite. Il calciatore Zvjezdan Misinović, nuovo ambasciatore Sos, ha donato 20mila euro per il Programma Emergenza.

Sos Villaggi dei Bambini rende noto che: «A Sarajevo stiamo fornendo sostegno alle famiglie colpite dall’alluvione nel comune di Vogošća. Abbiamo assicurato un alloggio a tre famiglie sfollate. 40 bambini e le loro famiglie di Svraka si trovano nei centri di prima accoglienza collettivi e il nostro sostegno è rivolto ad organizzare attività educative, creative e ricreative per genitori e bambini (nel Centro Sos per la prima infanzia e nell’Asilo Sos), avviare attività e servizi per i bambini di tutte le età e gli adolescenti (nel Centro Sos e nel Villaggio Sos di Sarajevo) e avviare il Programma di Rafforzamento Familiare e sostegno psicologico nella zona di Vogošća.
A Gračanica stiamo collaborando con il Centro Lavoro e Collocamento della città. Abbiamo trovato una casa per una mamma sola con bambino e stiamo avviando servizi e attività di supporto per le famiglie e i bambini sfollati.
A Maglaj in collaborazione con la scuola materna locale, istituiremo servizi per famiglie, bambini e giovani volti a rafforzare le capacità di insegnanti e studenti (supporto psicologico), sensibilizzare sull’igiene e sulla sicurezza (al fine di prevenire infezioni e malattie), avviare attività educative, creative e ricreative per bambini e ragazzi».

In Croazia il team di Sos Villaggi dei Bambini ha visitato Hrvatska Kostajnica e Dvor na Uni. Sta aumentando il rischio epidemie. Rendendo necessari disinfettanti oltre che sostegno psicologico.

In Serbia il direttore di Sos Villaggi dei Bambini ha visitato le zone alluvionate di Kraljevo, Trstenik e Lazarevac. 33 persone sono morte, 32mila sono state evacuate mentre sono 4mila le case distrutte. 39 comuni sono stati inondati e sono in pericolo. Si registrano grandi danni alle infrastrutture, i pozzi d'acqua sono contaminati e le scuole e gli asili chiusi. Urgono disinfettanti, acqua potabile e cibo in scatola. Da parte sua Sos Villaggi dei Bambini inizierà a dare sostegno in una scuola locale di Kraljevo e in un centro di accoglienza collettivo di Lazarevac.