Comitato editoriale
Al via “Famiglie in gioco”
Debutta a Milano un servizio di aiuto educativo alle famiglie, gestito da Fondazione don Gnocchi e Cbm
di Redazione
Parte oggi a Milano il Centro Diurno “Famiglie in gioco”, il servizio gestito dalla Coop CBM-Milano Onlus (Centro per il bambino maltrattato) e dalla Fondazione IRCCS Don Gnocchi, (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) per aiutare famiglie, genitori, bambini e ragazzi che necessitano di un aiuto educativo per sostenere le relazioni familiari, rinforzare la rete informale (vicinato, amici, etc.) e il rapporto con la scuola.
L’obiettivo di Famiglie in gioco – che si chiama così sia perché l’intento è quello di riportare la serenità tra genitori e figli, sia perché sono le famiglie stesse a volersi mettere in gioco per recuperare e ristabilire il rapporto all’interno del nucleo familiare – è quello di sostenere le relazioni bambino-genitori, prevenire l’allontanamento dei bambini dalle famiglie e sostenere il loro rientro a casa, dare assistenza psico-socio-educativa alle famiglie, rafforzare una relazione positiva tra famiglia e scuola, aiutare nel superamento delle situazioni critiche.
Il Centro Diurno “Famiglie in gioco” si trova presso la Fondazione IRCCS Don Gnocchi, via Gozzadini 7, a Milano. Vi si accede spontaneamente, oppure in relazione ad una presa in carico della famiglia presso i Servizi Sociali del Comune di Milano. L’accesso è inoltre aperto anche alle scuole che richiedano assistenza. Il centro è una struttura flessibile che offre attività di carattere educativo, sociale, psicologico e supporto scolastico mediante proposte di gruppo e laboratori a sostegno individuale, per incrementare, migliorare e promuovere il benessere sia dei bambini che degli adulti.
Per i minori di età compresa tra i 3 e i 10 anni, sono previsti laboratori espressivi, gruppi di confronto e supporto scolastico; per i genitori, seminari tematici, consulenza individuale e gruppi di confronto; per le scuole, è attivo un supporto per la gestione delle situazioni di particolare criticità, supporto ai compiti e attività a sostegno dell’apprendimento. Dell’équipe di lavoro fanno parte educatori professionali, assistenti sociali, psicologi, pedagogisti, neuropsichiatri infantili e psicomotricisti, per garantire il più valido supporto alle famiglie.
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