Comitato editoriale Mpvi

Al Convegno nazionale “Carlo Casini” fari puntati su cultura e volontariato per la vita

Quest’anno il titolo scelto per l’incontro annuale del Movimento per la Vita italiano è “Parole di speranza - Il servizio alla Vita tra cultura e volontariato”. A Mogliano Veneto, sede dell’edizione 2024 dal 15 al 17 novembre sono attesi i volontari dei Centri di aiuto alla vita, dei Mpv locali, delle case di accoglienza, dei servizi Sos Vita e di Progetto Gemma

di Redazione

Per il Movimento per la Vita italiano il weekend dal 15 al 17 novembre è quello che vedrà riunirsi oltre 300 volontari a Mogliano Veneto dove si celebrerà il 44esimo convegno nazionale, che dal 2020 è intitolato a Carlo Casini. 

A tema la speranza

Un appuntamento che riunisce i Centri di Aiuto alla Vita italiani, i Movimenti per la vita locali, le Case di Accoglienza, i servizi Sos Vita e Progetto Gemma. A fare da guida ai tre giorni di convegno che si aprirà nella serata di venerdì 15 novembre il titolo “Parole di speranza – Il servizio alla Vita tra cultura e volontariato”. 

I presenti saranno chiamati a confrontarsi, nel corso di incontri e workshop, sul tema della vita nascente e non solo. Nel fitto programma sono in programma approfondimenti sul tema del fine vita, sulle case di accoglienza, sul sistema sanitario nazionale, su questioni legali ma anche sui cambiamenti in corso nella società. 

Nella serata di sabato 14 novembre, inoltre, saranno assegnati i riconoscimenti ad alcuni Centri di Aiuto alla Vita che festeggiano anniversari significativi e il Premio giornalistico Pirovano-Liverani “Sì alla Vita”, alla sua seconda edizione, ad un giornalista che si è particolarmente distinto nella diffusione della cultura della Vita. 

Testimoni del valore di ogni esistenza umana

Nel presentare il convegno la presidente del Mpvi, Marina Casini ricorda come tutti i volontari sono chiamati «a fornire alla società del nostro tempo, le “ragioni della speranza”, cioè a testimoniare il valore di ogni esistenza umana abbandonando ogni possibile atteggiamento assertivo, rivendicativo, vittimistico, moralistico, ma, al contrario, individuando ragioni condivise, spiragli per il dialogo nella Verità, scegliendo un linguaggio persuasivo, convincente negli argomenti, dialogante, costruttivo, aperto con fiducia al futuro».

Marina Casini richiama anche il fatto che l’orizzonte è quello del Giubileo del 2025, anno durante il quale sarà celebrato anche il 50esimo anniversario della nascita del primo Centro di Aiuto alla Vita, sorto a Firenze nel 1975. «Il nostro “giubileo” nell’anno del grande Giubileo della Speranza della Chiesa!», ha osservato la presidente.

In apertura photo by Isaac Quesada on Unsplash

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