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A grandi passi verso la Biennale della Prossimità

Lanciato l'appuntamento del prossimo giugno a Bologna. Individuate anche le tappe per arrivarci: Le "Giornate della Prossimità" che si svolgeranno in diverse regioni italiane. I promotori sono passati dai sei della prima biennale a tredici

di Redazione

La confederazione delle Misericordie d’Italia lancia il cammino di avvicinamento alla Biennale della Prossimità che si terrà a Bologna dall’8 all’11 giugno 2017. Come ricorda una nota l’idea delle prima Biennale della Prossimità fu lanciata nel 2013 quando di prossimità si parlava «meno di oggi, era un termine poco noto» si sottolinea ricordando l’appuntamento di Genova nel giugno 2015 che «contribuì ad una riscoperta di una dimensione importante per l’agire delle persone e delle comunità locali».

Un primo appuntamento che si sviluppò a partire da sei promotori «molto eterogenei per territorio, estrazione culturale, tipo di organizzazione, connotandosi così fin dall’inizio non come evento “targato” da qualcuno ma come spazio aperto a chiunque condividesse l’esigenza di ragionare sulla prossimità» ricorda ancora la nota delle Misericordie. Da allora la Biennale della Prossimità è cresciuta e conta ora il coinvolgimento di 125 organizzazioni di diverse regioni italiane, enti pubblici e di Terzo settore, non profit consolidato e informale.

Ora per il prossimo appuntamento del giugno 2017 i promotori sono arrivati a 13, individuando in Bologna il luogo per la prossima Biennale dal momento che la città emiliana viene definita «un crocevia di esperienze diverse: grandi organizzazioni del Terzo settore consolidato e cittadini attivi attraverso il regolamento per l’amministrazione condivisa che lì è nato, una tradizionale di solido welfare pubblico e le social street… mondi che pur in sintonia rispetto alle finalità spesso non si conoscono e di cui – si sottolinea – vorremmo che il percorso delle Biennale facilitasse la sinergia».

Oltre a un evento nazionale si realizzeranno delle Giornate della prossimità in varie regioni: Chieri, Lecce, Bari, Imperia, Catania e Genova. Con una premessa: la Biennale di Bologna come le Giornate sono dei percorsi di costruzione collettiva: «non sono un evento in franchising organizzato da un soggetto specifico, ma esperienze di co-costruzione partecipata che coinvolge enti locali, Terzo settore, cittadini, imprese sensibili alla responsabilità sociale».

Tra i soggetti promotori, accanto alla Confederazione delle Misericordie si incontrano: l’associazione nazionale della Banche del Tempo, l’Aps Social Club Genova, Isnet, Consorzio Abele Lavoro, Consorzio sociale Emmanuel, Consorzio sociale Fare Comunità, Idee in Rete, cooperativa sociale Co.M.E.S., cooperativa sociale Opengroup, Fondazione Èbbene, Rete Case del quartiere di Torino,. Università di Torino Progetto INMP – Disuguaglianze di Salute.

La nota di lancio della Biennale della Prossimità 2017 si chiude con l’enunciazione dei criteri che la orientano:
Scelta di una definizione molto inclusiva di prossimità: cittadini che riconoscono e condividono un bisogno o un’aspirazione comune e che costruiscono in modo collettivo delle risposte che li vedono protagonisti. Insomma, una definizione fatta per includere, riconoscere e far emergere la prossimità in tutte le sue forme;
Apertura a tutte le realtà democratiche che intendono coinvolgersi, senza nessuna forma di discriminazione. Non è appropriabile da nessuna sigla o ente, è compito dei promotori creare le condizioni per cui ciascuno possa sentirsi protagonista e non ospite di un evento altrui;
Realizzazione di prodotti collettivi dando molto rilevanza ai percorsi partecipati: i tre giorni di Biennale sono il frutto di un percorso che sarà definito e determinato da chi vorrà esserne parte;
Assenza di fini lobbistici o speculativi, di posizionamento individuale o di organizzazioni;
Ricerca forme di sostegno – dalla disponibilità volontaria al contributo economico – che nascano dall’adesione al progetto nel suo complesso