Comitato editoriale
A Canicattì il muro della Gentilezza: Arte e Prossimità per sostenere i più fragili
Oltre 300 gli indumenti donanti dalla comunità nei primi 30 giorni di vita del muro che “rompe” i confini e diventa un luogo aperto e di scambio sociale dove portare capi di abbigliamento per le persone più fragili e dove poterli prendere in base alle proprie necessità
di Redazione
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Arte, Prossimità e bellezza in un’unica grande iniziativa che coinvolge tutti, cittadini, istituzioni e organizzazioni e che sa di Comunità. A Canicattì (Ag) il Centro di Prossimità Istituto Walden ha inaugurato nei giorni scorsi il Muro della Gentilezza, in collaborazione con il Comune di Canicattì, l’associazione “La Forza delle Donne” e la Società Cooperativa sociale “Background”.
Il muro che “rompe” i confini è un luogo aperto e di scambio sociale dove portare capi di abbigliamento per le persone più fragili e dove poterli prendere in base alle proprie necessità. Il muro della gentilezza è un progetto solidale che si inserisce in un concetto più ampio di rigenerazione urbana, intrecciandosi con il tema dell’inclusione sociale e dell’arte. L’installazione è resa possibile grazie all’artista Andrea Di Pas, il quale è riuscito a condensare Arte e Prossimità permettendo a quattro persone prese in carico dal Centro di Prossimità di diventare protagonisti del progetto, generando così opportunità di inclusione grazie al contributo della Fondazione Èbbene.
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In un mese sono stati appesi oltre 300 indumenti al “Muro della Gentilezza”. Scarpe, pantaloni, ma anche felpe, giacconi, maglioni e sciarpe per affrontare la stagione.
Una risposta decisamente positiva, da parte dei canicattinesi, a riprova, ancora una volta, di quanto la solidarietà sia un aspetto ben radicato nella cultura della città. "Se non ne hai bisogno lascialo, se ne hai bisogno prendilo", "puoi donare i capi utilizzando solo gli appendiabiti disponibili", "se hai qualcosa in più da donare e trovi tutto occupato, non lasciarla a terra ma rivolgiti ad una delle 3 associazioni". Sono queste le tre semplici regole da seguire, impresse nella targa, per il buon proseguo dell’iniziativa e per mantenere decoroso quello che prima era un semplice muro e, adesso, è luogo e simbolo della grande Canicattì solidale. Un luogo dove si arriva e si dona, così come si prende e si va via, dove la generosità di chi dona incontra le necessità di chi si trova in difficoltà.
Credit foto di apertura Antonio Cacciato