Welfare

Comitato collaborazione medica

Medici volontari in aiuto ai malati in Africa. Fondamentale il sostegno all’autosviluppo locale

di Redazione

Comitato collaborazione medica
corso G. Lanza, 100 10133 Torino
tel. 011.6602793
www.arpnet.it/ccm
Fondata nel 1970
Presidente:
Giuseppe Meo
Scopo: aiuto medico in Africa

Il Comitato collaborazione medica è un organismo non governativo di volontariato internazionale e di cooperazione allo sviluppo che opera principalmente nel settore sanitario. Il suo scopo è quello di migliorare lo stato di salute delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo dove interviene sia tramite interventi di emergenza sia attraverso la realizzazione di attività di sostegno.
Il Comitato collaborazione medica è, infatti, impegnato da anni nella realizzazione di presidi sanitari, di invio di personale medico e infermieristico, nella formazione del personale locale, nella fornitura di medicinali, vaccini e strumentazione medica e chirurgica.
«Ogni nostra attività è preordinata alla crescita e all?autogestione dei partner locali e rispettosa dell?ambiente. Utilizziamo, infatti, tecnologie compatibili con le risorse locali», afferma il presidente Giuseppe Meo. È l?Africa subsahariana la zona in cui si sostanziano i maggiori interventi del comitato e in particolare nelle zone rurali. Una delle ultime iniziative è in sud Sudan nella città di Rumbek, da sempre centro molto importante della regione e che è candidata a diventarne la capitale.
Il Comitato collaborazione medica ha recuperato l?ospedale che potrebbe diventare punto di riferimento per la futura università medica. Moltissimi i volontari che partono periodicamente per Kenya, Burundi, Ruanda, Etiopia mossi dagli stessi principi, come ricorda Giuseppe Meo: «Crediamo nella solidarietà e nell?equità, nel rispetto delle culture, nella valorizzazione delle risorse umane e nella promozione dell?autosviluppo indipendentemente dalla matrice religiosa, dalla nazionalità o dalla classe sociale».
Carmen Morrone

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.