Economia
Come verranno distribuiti i 200 milioni per le imprese sociali
La Corte dei Conti ha registrato il decreto del ministero dello Sviluppo economico. Ecco come funzionerà. In allegato il provvedimento
di Redazione
Come anticipato da Vita.it, la settimana scorsa la Corte dei Conti ha registrato il decreto del ministero dello sviluppo economico che istituisce «un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento degli interessi generali e delle finalità di utilità sociale». Grazie a questo nuovo decreto (operativo dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), ideato dal Mise di concerto col ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, viene di fatto istituito un nuovo meccanismo di finanziamento agevolato sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (Fri). La capienza è fissata in 200 milioni di euro.
ENTI BENEFICIARI
Secondo il regolamento che pubblichiamo in allegato possono presentare domanda le imprese sociali (ex lege 155), le cooperative sociali (ex lege 381) e le società cooperative aventi qualifica di onlus. Le spese ammissibili – che ovviamente devono essere compatibili alle finalità statutarie – devono essere (al netto dell’Iva) non inferiori a 200mila euro e non superiori a 10 milioni di euro. I programmi di investimento devono essere ultimati entro 36 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
L’articolo 5 definisce nel dettaglio le spese ammissibili (alcune prevedono dei limiti come quello del 10% dell’investimento complessivo agevolabile), mentre il tasso di interesse pari ad almeno lo O,5% annuo, rimborsabile anche in 15 anni è determinato dall’articolo 6. Inoltre in aggiunta al finanziamento agevolato può essere concesso dal ministero guidato da Federica Guidi (in foto, in primo piano durante un bilaterale con la Germania) un contributo non rimborsabile a copertura di una quota delle spese ammissibili.
IL RUOLO DELLE BANCHE
Ben inteso il finanziamento erogato dal fondo rotativo deve essere accompagnato da un finanziamento di pari entità che l’impresa sociale deve ottenere sul libero mercato. In questo caso si tratta però di finanziamenti ordinari a tassi di mercato. Come fa notare il sottosegretario al Welfare Luigi Bobba però è verosimile che le banche coinvolte con la garanzia del Fondo rotativo possano concedere condizioni più favorevoli, rispetto a quelle richieste oggi. L’elenco completo delle banche aderenti (fra le altre Banca Etica, Banca Prossima e UniCredit) sarà reso disponibile sui siti web del Mise, di Cassa depositi e prestiti e dell’Abi.
PMI E MICROIMPRESE
Il 60% dei finanziamenti agevolati è riservata annualmente a programmi proposti da piccole e medie imprese. Nell’ambito di questa riserva è istituita una sottoriserva pari al 25% della stessa destinata alle micro e piccole imprese.
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