Cultura
Come trasformare un fondo etico in una star
Intervista - Andrea Salvatori rivela i segreti di Pioneer
Il fondo Pioneer Global Ethical Equity, con un rendimento del 23,87% a un anno e del 29,75% a tre anni, è una delle ?star? nella classifica delle performance europee dei fondi etici. Inoltre ha raggiunto una massa amministrata di oltre 250 milioni di euro, una cifra record per un fondo relativamente giovane (cinque anni), che evidentemente piace ai risparmiatori
ed è seguito con interesse anche da Unicredit, la banca distributrice. Abbiamo chiesto al gestore, Andrea Salvatori, quanto del successo del fondo è merito di chi sta ?dietro le quinte?.
E&F: Su quali leve il gestore può incidere per il successo del fondo, visto che la selezione etica dei titoli spetta ad altri?
Andrea Salvatori: Pioneer Investments segue un particolare approccio nella costruzione di portafogli etici, distinguendo due tipologie di investimento: la prima, maggioritaria, originata dalla selezione attiva di titoli contenuti in database etici riconosciute dalla comunità finanziaria, la seconda, minoritaria, focalizzata su titoli di società che si distinguono significativamente nel loro operato in termini di etica e ambiente. Quest?ultima tipologia si alimenta delle proposte dal Comitato etico in collaborazione con gli advisor. Questa porzione di portafoglio permette di canalizzare le risorse finanziarie verso realtà meritevoli, ma magari meno considerate dalla finanza tradizionale. Dall?universo appena definito il gestore seleziona le migliori realtà dal punto di vista economico/finanziario. Come per ogni altro prodotto di investimento, rimane quindi centrale ed estremamente importante la valutazione finanziaria dell?investimento: attività di esclusiva pertinenza del gestore, che richiede grande preparazione, meticolosità, attenzione.
E&F: In particolare, come sono formati i gestori etici e quali interazioni hanno con l?advisory committee, con l?advisor etico, e con gli altri attori interessati al fondo?
Salvatori: Pioneer Investments crede e punta molto sulla formazione interna. I gestori etici, come tutti gli altri di Pioneer Investments, sono figure altamente specializzate nella gestione orientata alla performance e al controllo del rischio. I gestori etici collaborano continuativamente con il Comitato, ne recepiscono gli orientamenti e sono costantemente in contatto anche con gli advisor etici per mantenere puntualmente aggiornato l?universo investibile.
E&F: Pioneer è nota come sgr eccellente: ha ricevuto il premio Fitch, una delle più prestigiose società di rating a livello internazionale, e per il quarto anno consecutivo, il Financial News Awards come migliore società di gestione italiana. Quali sono i suoi punti di forza?
Salvatori: L?internazionalità: siamo presenti in oltre 20 paesi del mondo e abbiamo centri d?investimento a Milano, Dublino, Boston e Singapore. Attraverso queste strutture siamo in grado di offrire agli investitori italiani una gamma prodotti veramente completa, sia per privati che per investitori istituzionali. La nostra filosofia di investimento, inoltre, si basa sulla gestione attiva, un approccio che richiede un?approfondita analisi quotidiana di tutte le opportunità. La selezione dei titoli è frutto della stretta e continua collaborazione dei team internazionali di specialisti: gli analisti fondamentali, gli analisti quantitativi e i gestori. Dunque la ricerca, la rigorosa disciplina nel processo di investimento, il controllo del rischio e il lavoro di squadra credo siano gli elementi di forza di Pioneer.
E&F: Immagino che lei incontri altri gestori, italiani ed europei. La loro professionalità è cambiata rispetto agli esordi della finanza etica? Quali sono i temi sui quali vi confrontate?
Salvatori: Principalmente l?attenzione alle performance. La maggioranza dei fondi etici sono ancora concepiti come fondi devolutivi. Adesso è maggiormente percepita la loro capacità di creare valore anche attraverso la riduzione del rischio, grazie all?attenzione prestata agli standard di corporate governance delle aziende in cui si investe.
E&F: È importante avere personale sensibilità ai temi etici per essere un buon gestore? Lei, ad esempio, come vive il suo ruolo? Oppure è meglio essere ?laici? e pensare solo alla performance… Salvatori: Nella vita di tutti i giorni cerco di essere attento alle tematiche sociali, ambientali e della sostenibilità; fare questo lavoro e confrontarmi con le società che incontro mi ha insegnato molto nel corso degli anni. Nella gestione del fondo spesso, oltre a ricevere indicazioni dal comitato etico, cerco di proporre spunti di riflessione alternativi. Personalmente credo che la vera sfida sia dimostrare che i fondi etici hanno performance in linea con gli strumenti finanziari che non adottano i criteri di responsabilità sociale.
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