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Come sposarsi se lei è musulmana?

Un lettore chiede se sia vero che per sposare una donna musulmana sia necessario convertirsi all'Islam.

di Redazione

Da un anno vivo una bella storia con una donna egiziana, vorrei sbilanciarmi con lei rispetto a un progetto di vita più stabile ma un mio collega, suo connazionale, grazie al quale l?ho conosciuta, mi ha detto che se voglio sposarla devo convertirmi all?Islam. È vero? A lui non ho voluto chiedere nulla ma sono alla ricerca di informazioni più precise. Massimo (Varese) I Paesi arabi si sono dotati di leggi che disciplinano la materia del diritto di famiglia. Punto comune di queste leggi è l?affondare le loro radici nelle tradizione giuridica islamica. Questo non ha comunque impedito che in molti Paesi, l?opera di codifica delle norme religiose in civili, permettesse di inserire alcune regole riguardanti la posizione della donna nella famiglia e nella società. La sua domanda riguarda però uno di quegli aspetti che non hanno subìto alcun tipo di modifica nei secoli. Esiste nella legge civile egiziana un impedimento matrimoniale per disparità di religione che trova le fondamenta proprio nella legge religiosa. Nel Corano è proibito il matrimonio di una musulmana con un non musulmano. Gli individui sono classificati in tre categorie: i musulmani, gli appartenenti alle religioni del Libro (cioè ebrea o cristiana), e i pagani o idolatri. Secondo il Corano, il musulmano può sposare la cristiana o l?ebrea mentre gli è proibita come sposa l?idolatra (Corano: 5, 5), la donna musulmana invece può sposare solo un uomo della sua stessa religione, ogni altra unione le è preclusa (Corano: 60, 10; 2, 221). Per il nostro Paese l?impedimento matrimoniale che deriva da una discriminazione di carattere religioso è in contrasto con il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione e da numerosi atti internazionali sulla tutela dei diritti dell?uomo per i quali il diritto di sposarsi e di formare una famiglia deve essere assicurato senza discriminazione alcuna, di sesso e di religione. In Italia (per limite di ordine pubblico) si giustifica, in tali casi, la mancata produzione del nulla osta al matrimonio (documento richiesto agli stranieri per sposarsi secondo le leggi italiane), e si permette la celebrazione del matrimonio in Italia secondo le leggi italiane con la seguente procedura: viene rilasciata dall?ufficio di stato civile una dispensa dalla produzione di tale documento, dispensa che giustificherà come motivo di concessione il fatto che di fronte a un matrimonio misto le autorità nazionali dei nubendi rifiutano il rilascio del nulla osta matrimoniale. Se in Italia vi sono delle strade per evadere la norma egiziana che prevede il divieto per disparità di religione, decidere di procedere in tal senso richiede un?estrema ponderazione poiché tale matrimonio non potrà mai essere registrato in Egitto così come non potranno mai essere iscritti a quell?anagrafe i figli di tale unione. Questa situazione comporta delle conseguenze per la donna che nel suo Paese non sarà riconosciuta dalla società e dallo Stato né come moglie né come madre: questo atto si concretizzerà come un?azione di rottura e di allontanamento dalla comunità familiare, religiosa e nazionale di origine. Bisogna essere sicuri di essere pronti a questo, ?oggi? ma anche ?domani?. Barbara Ghiringhelli

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