Economia
Come si misura l’impatto sociale della CSR?
La domanda sta alla base del seminario che si terrà venerdì 10 aprile al CSV di Verona. L'iniziativa, infatti, tratterà dei Social KPI, vale a dire gli indicatori per valutare il valore aggiunto generato sul territorio da progetti di responsabilità sociale d’impresa
Quando associazioni e imprese si attivano per la realizzazione di progetti in area sociale o di sostenibilità, c’è un quesito comune che emerge dal loro impegno: quale sia il valore aggiunto generato sul territorio.
Anche la riforma del Terzo settore si sta occupando dei sistemi di valutazione di impatto sociale delle attività svolte dagli enti che ne fanno parte. La misurazione del lavoro sociale verrebbe assegnata al ministero del Lavoro e Politiche sociali, che ha il compito di predisporne sistemi in grado di considerarne, per le attività svolte, gli effetti qualitativi e quantitativi sulla comunità di riferimento sia sul breve che medio e lungo periodo.
Se ogni organizzazione impegnata ad agire in modo etico e con azioni sociali lascia un’impronta etica, c’è però il bisogno di valutane l’effettiva funzione sociale svolta, oltre che con modalità qualitative e quantitative, anche considerando altri aspetti quali il potere di coinvolgere la stessa comunità o di modificarla in senso positivo. Acquistano cioè importanza anche quei valori che non possono essere considerati con modalità soltanto di impatto economico.
Il seminario "Social KPI: alla ricerca di indicatori per valutare il valore aggiunto generato sul territorio da progetti di RSI", venerdì 10 aprile (dalle 9.00 alle 13.00), punta ad analizzare quali KPI Key Performance Indicators siano più idonei a valutare proprio quel valore aggiunto che si genera sul territorio.
In particolare i social KIP verranno considerati per progetti che interessano la responsabilità d’impresa, in un momento storico in cui profit e non profit si trovano a collaborare in modo sempre più stretto scoprendo reciproche opportunità. Su questa cooperazione, Fabio Fornasini, direttore del CSV Centro Servizio per il Volontariato di Verona, introdurrà il tema degli indicatori per la valutazione, mentre i criteri e gli strumenti per definirli verranno affrontati da Andrea Volterrani, docente di sociologia dei processi culturali all’Università Tor Vergata di Roma. A chiudere la mattinata sull’approccio lean con modalità di gestione manageriali capaci di distinguersi da logiche legate al marketing, interverrà Giorgio Mion, professore associato di economia aziendale a Verona.
L’iniziativa, organizzata dal CSV Centro Servizio per il Volontariato di Verona con CIM & Form SRL, ente di formazione di Confindustria Verona, vuole offrire un’opportunità per mettere, concretamente, in pratica questo approccio. Nel pomeriggio, infatti, dalle 14.00 alle 18.00, Andrea Volterrani condurrà un laboratorio sugli indicatori di performance per misurare la responsabilità sociale d’impresa.
La giornata, che rientra nel progetto Approccio lean alla RSI in Verona, si svolge nella sede del CSV scaligero (in via Cantarane, 24), grazie al cofinanziamento del Fondo Speciale Europeo, nell’ambito del programma operativo 2007-2013 della Regione del Veneto e con il partenariato operativo di Confindustria SIAV S. P. A., Unionservices, Upa Servizi, MAG, Verona Innovazione, Enaip Veneto.
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