Cultura

Come la mia gatta (morta) è diventata una influencer su Tik Tok

Dopo sedici anni di onorata carriera Mati è venuta a mancare. Qualche giorno dopo sul social network sono apparsi video che la ritraggono. Il più virale ha collezionato 1.6 milioni di visualizzazioni, 173.800 like, 627 commenti e 788 condivisioni. Come è stato possibile? Me lo sono chiesto anche io...

di Lorenzo Maria Alvaro

In famiglia ho due gatti. Uno dei due è con me da 16 anni. L'ho avuta in dono da un compagno di università, che si è trovato con una cucciolata a sorpresa. Nell'estate del 2005, a fine luglio, complice l'assenza dei miei genitori, portai a casa il cucciolo, chiamandolo Mati e raccontando di averlo trovato tra i rifiuti, unica via possibile per aggirare il divieto paterno sull'accoglienza casalinga di animali domestici.

È iniziata così una presenza che ha accompagnato un bel pezzo della mia vita. Mati in realtà sarebbe dovuta rimanere nella casa paterna, ormai accolta e amata anche dalla più riottosa che era mia madre. Doveva essere il mio gatto ma era diventato il gatto di tutti, in particolare di mio padre. Tanto che, ormai fuori casa, avevo preso un altro micio. Complice l'ammalarsi di mio padre però il gatto, per motivi di salute e di opportunità, è tornato a stare con me.

Fino a settimana scorsa, quando una sera l'ho sentita miagolare in strada, e l'ho trovata sofferente. Non c'era molto da fare e Mati ha concluso così il suo percorso.

Vi starete chiedendo per quale motivo stia scrivendo su un giornale di un fatto così trascurabile, personale e indifferente come questo. E in linea di principio è un'obiezione che mi trova molto d'accordo. Stiamo parlando di un gatto normale. Proprio un gatto qualunque. Un europeo tigrato che è vissuto sedici anni facendo quello che fanno tutti i gatti del mondo: dormire, mangiare e vagabondare. La cosa che lo distingueva dagli altri in fin dei con ti è proprio solo il fatto che era mio. Dove sta la notizia quindi? Che ho scoperto che sia voi che io ci sbagliamo. Ma andiamo con ordine.

In famiglia, moglie e figlie, hanno deciso di affiggere sotto il davanzale del salotto, dove era solita guardare i passanti e prendere il sole, oltre che evadere da casa, un messaggio che comunicasse la sua dipartita. Una scelta che ho commentato tra me e me chiedendomi a chi potesse interessare la sorte di un gatto qualunque. Come risposta mi sono convinto che fosse un buon modo per rendere noto alla via, dove Mati imperversava, che non ci sarebbe più stato quel disturbo quotidiano, fatto di appostamenti ai cani di passaggio e incursioni in negozi e appartamenti altrui.

Da quel momento, per una settimana, è iniziata una processione di persone che, urlando alla finestra, confabulando tra loro, arrampicandosi, a qualunque ora del giorno e della notte, chiedevano, commentavano e facevano le condoglianze per il defunto.

Quando dico a qualunque ora del giorno intendo proprio qualunque. È capitato che due persone si mettessero a gridare alla finestra aperta, alle due del mattino, per richiamare l'attenzione e chiedere cosa fosse successo.

Se già questo mi sembrava eccessivo per un gatto non sapevo quello che avrei scoperto di lì a poco. Trovavo e trovo tutta questa commozione, trasporto ed empatia per un gatto, difficile da capire. Ancora di più in un periodo storico come questo.

Qualche giorno fa però mi ha chiamato mio fratello Andrea, più giovane e avvezzo ai social network di me. E mi ha segnalato la presenza su Tik Tok di alcuni video di Mati, l'ultimo dei quali proprio circa il cartello che era stato affisso.

@jackyll92

Reply to @sabrinaarciello2 Ecco perché non la vedevo più da giorni 🥺 CIAO MATI ❤️‍🩹

♬ original sound – jacky

A rendere il tutto incredibile non era tanto l'esistenza di questi video ma le performance: solo l'ultimo aveva raccolto 1.6 milioni di visualizzazioni 173.800 like, 627 commenti e 788 condivisioni.

@jackyll92

TENERONE 🥰🐈🐱 ##perte ##neiperte ##cat ##gatto ##catsoftiktok ##cats ##catlovers ##gattiditiktok ##gattini

♬ original sound – jacky

Per capirci sono numeri che superano quelli di post di veri influencer di quel social. Per altro su un profilo di una ragazza, che ho poi riconosciuto essere una delle persone che aveva richiamato la nostra attenzione dalla strada nei giorni precedenti, che non ha un profilo che vanti grande seguito.

@jackyll92

Ogni mattina appare questo dolcissimo micino e faccio cat therapy pochi minuti prima di arrivare in ufficio 🙂 ##perte ##neiperte ##cat ##cats ##gatto

♬ original sound – jacky

Gli altri video, meno virali, avevano comunque numeri considerevoli. 300mila visualizzazioni su un profilo i cui post in media hanno un terzo del riscontro. Ed erano solo quelli di un utente. Molti altri utenti propongono contenuti con i miei gatti.

Naturalmente, per diventare così celebre tutti si staranno chiedendo cosa farà di mirabolante in questi video Mati. E la risposta è molto semplice: nulla. Niente di niente. Nel video il mio gatto faceva solamente una cosa: il gatto.

Dai commenti di evince un enorme trasporto tra cuori, pianti, condoglianze, frasi celebrative. Ci sono tantissime persone che, a quanto pare, hanno "conosciuto" il mio gatto, o almeno pensano di averlo conosciuto.

Addirittura c'è chi ha deciso di contattarmi per intervistarmi. Per raccontare la storia di Mati su un blog. Un'intervista per raccontare la storia di un gatto.

L'unica cosa che posso dire è che tutte queste interazioni desumono, dal cartello, che il condividere la morte del gatto sia stato un gesto altruista e che denoti un grande amore. Com'è ovvio ero affezionato al mio gatto. Ma ho sempre avito ben presente che Mati era un gatto, una bestia. E come tale è sempre stata trattata in famiglia. Niente di più, niente di meno.

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