Non profit
Come giocarsi un miliardo e vivere infelici
Maureen O'Connor, amatissima ex sindaco di San Diego, ha giocato alle slot machine un miliardo di dollari e sottratto due milioni alla charity del marito. Lei si difende: avevo un tumore al cervello. E l'America riflette sull'azzardo
Era una leggenda, è diventata un simbolo, ma negativo: il simbolo vivente di come ci si possa ridurre da schiavi del gioco d'azzardo. E' questo lo strano destino di Maureen o'Connor, oggi una signora di 66 anni malata e debilitata (nella foto con il suo avvocato), ma un tempo l'amatissima prima donna sindaco di san Diego, California. Maureen è balzata in prima pagina su tutti i media americani in seguito alla incredibile vicenda giudiziaria e umana che la vede protagonista: per assecondare la propria dipendenza dalle slot machine, che l'ha portata a giocare un miliardo (sic) di dollari in otto anni, la O'Connor ha sottratto due milioni dalle casse della fondazione non profit costituita dal defunto marito, e rischia una condanna a dieci anni di carcere.
Caso più unico che raro, però, potrebbe non scontare neppure un giorno, visto che i suoi avvocati hanno dimostrato come la donna, negli anni in cui giocava forsennatamente, era affetta da un tumore al cervello che si era sviluppato proprio nell'area cerebrale che sovintende al giudizio e alla valutazione. Insomma: giocava perché il tumore le aveva alterato le facoltà cerebrali, e non riusciva a comprendere le conseguenze dei propri atti, compresa l'appropriazione indebita del denaro della fondazione. Un caso davvero straordinario per il sistema giudiziario americano: la O'Connor, che è stata operata nel 2011 per rimuovere il tumore e ha avuto un ictus poco dopo, ha ora due anni di tempo per cercare di recuperare i due milioni di dollari sottratti.
Ottava di tredici figli, con un padre famoso pugile e proprietario di una grande catena di fast food, campionessa di nuoto, la giovane Maureen era stata eletta al consiglio comunale di San Diego appena 25enne, nel 1971, per poi diventare sindaco (prima donna in assoluto) nel 1986 per due mandati consecutivi. Amatissima dai concittadini, che la chiamavano Mayor Mo, fu un primo cittadino particolarmente attento ai bisogni dei più poveri, tanto che una notte venne riconosciuta da una suora mentre, travestita da homeless, trascorreva la notte fuori per verificare di persona le condizioni di vita dei senza dimora.
Ora è l'ombra di se stessa: per continuare a giocare ha venduto case, messo all'asta quadri e gioielli e ipotecato per ben tre volte l'unica casa che le è rimasta, benché trascorresse la maggior parte del tempo davanti alle slot machine dei casino di Las Vegas, Atlantic City e la stessa San Diego .
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