I fatti di Parigi – gennaio e novembre – e quelli in Africa, in Medio Oriente, in Asia, e tanti altri ancora. Come è possibile che ci affanniamo così tanto a voler distruggere il mondo in cui viviamo. Nessuno è totalmente incolpevole.
Perché? Beh, provate ad immaginare tutte le volte che avete chiuso occhi e orecchie mentre vedevate e sentivate immagini e notizie riguardo stragi e diritti umani calpestati. Mentre nella sicurezza e nel calore di casa nostra, con un tetto sulla testa, ci apprestavamo a mangiare una cena gustosa con vini che neanche sappiamo quanto costano. Mentre uscivamo per comprare vestiti, scarpe, aggeggi tecnologici. E, spesso, molti prodotti da consumo erano realizzati in posti dimenticati da Dio, con condizioni umane disastrose.
Non è perché, materialmente, non lanciamo una bomba che possiamo dirci “portatori e sostenitori della Pace”. E’ giunto il momento di fare qualcosa di più. Dobbiamo prenderci più responsabilità – nel limite di quello che realmente possiamo fare – e spostare il cuore all’altezza degli occhi. Non restiamo zitti, interroghiamoci su ciò che succede acconto a noi, su ciò che acquistiamo, su ciò che facciamo. Possiamo fare grandi cosa iniziando a interessarci di piccole cose. E l’Altro, colui che vive accanto a noi può esserci d’aiuto. Conosciamoci, relazioniamo, viviamo. Costruiamo il futuro insieme.
Nessuno ti regala niente, noi sì
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