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Com-pa 2003: Al via la 10° edizione

Molte le occasioni di approfondimento e di incontri al Com-pa 2003: il Salone della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino inaugurata oggi dal ministro Mazzella. Eccone alcune

di Redazione

?L?introduzione delle nuove tecnologie informatiche ha migliorato la Pubblica Amministrazione. L?efficienza, la qualità dei servizi, gli effetti delle politiche pubbliche non sono più quelle che un tempo attiravano strali critici o commenti ironici. Abbiamo un?Amministrazione che sa dialogare con la società. Certamente non siamo all?optimum, ma siamo sulla buona strada?. Con queste parole Luigi Mazzella, ministro per la Funzione Pubblica, ha aperto stamane a Bologna la decima edizione di COM-P.A., il Salone della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino, in programma fino al 19 settembre. ?Grazie al contributo determinante delle nuove tecnologie elettroniche – spiega il ministro Gazzella – sono stati realizzati efficaci strumenti di gestione per recuperare efficienza e al tempo stesso risorse adeguate?. Molto, dunque, è stato fatto: ?Forse ? aggiunge – è proprio sul piano della comunicazione che va recitato qualche ?mea culpa?. Non tutto quello che si è realizzato è stato trasmesso alla collettività. Ancora non vi è nell?opinione dei cittadini un?immagine del lavoro pubblico adeguata al ruolo che la P.A. effettivamente svolge?. Il ministro Mazzella ricorda ?due importanti iniziative? già assunte: ?La prima è costituita dal piano di e-Government elaborato dalla P.A., che con i suoi 138 progetti approvati e finanziati dal Governo, sembra essere stato fatto apposta per consentire alla quasi totalità degli enti locali di utilizzare al meglio il Digitale Terrestre, quando costituirà una realtà operante?. La seconda iniziativa citata da Mazzella ?riguarda TELE-P.A., il primo Tg on-line interamente dedicato a notizie e informazioni della Pubblica Amministrazione e voluto dal Dipartimento per la Funzione Pubblica?. Il convegno inaugurale di COM-P.A. dal titolo ?Per il buon governo. Dieci anni di comunicazione pubblica? è stato aperto da un messaggio in video del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che ha voluto salutare gli organizzatori e il pubblico del Salone. Ha chiuso i lavori il ministro per l?Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca. Dal 2001 ad oggi, dice, ?Italia è passata dal 12simo al nono posto nella rilevazione che fa periodicamente la Commissione Europea sull?e-Government nei Paesi dell?Unione. Nel nostro Paese, inoltre, la quota delle P.A. su Internet è pari al 30%. Il convegno è stato moderato da Gerardo Mombelli, presidente dell?Associazione ?Comunicazione Pubblica?. Hanno partecipato Giorgio Dragotto, vice presidente del Consiglio Regionale dell?Emilia-Romagna, Vittorio Prodi, presidente della Provincia di Bologna, Giovanni Salizzoni, vice sindaco del Comune di Bologna, e Luigi Mastrobuono, amministratore delegato di Bologna Fiere. Il ministro Lucio Stanca e i sucessi dell’E-government L?E-Government cresce e con esso le agevolazioni per il cittadino. Questa mattina il Ministro per le Innovazioni e le Tecnologie, Lucio Stanca, ha chiuso il convegno inaugurale della decima edizione del COM-P.A., il Salone della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino in corso a Bologna: ?Per il buon governo. Dieci anni di comunicazione pubblica?. Per il Ministro l?accesso ai servizi della pubblica amministrazione da parte di cittadini e imprese tramite internet è già a buon punto: ?Siamo in una fase di diffusione, abbiamo lanciato 134 progetti importanti in Regioni, Province e Comuni. Il nostro obiettivo è quello di arrivare entro fine legislatura ad avere gran parte dei servizi in rete a disposizione della popolazione?. Un?attenzione particolare Stanca l?ha dedicata alla sicurezza, per garantire ai cittadini la riservatezza dei dati che inseriscono in rete e, al tempo stesso, la certezza di avere sempre servizi efficienti. ?Microsoft ci permette di ispezionare software sorgente ? ribadisce il Ministro ? proprio per garantire la massima sicurezza ai nostri fruitori, siamo tra i primi Paesi al mondo ad avere fatto un accordo del genere?. Parole di elogio per Com-P.A. da parte di Stanca, che considera in netto miglioramento la pubblica amministrazione italiana e tale traguardo deve essere diffuso tramite la comunicazione, cosa che il Salone sta garantendo. Il Ministro per le Innovazione e le Tecnologie nel suo discorso ha fornito una serie di dati interessanti che danno lustro al Paese. L?Italia è salita dal 12° posto al 9° nella classifica dell?e-government e i siti internet del Governo risultano essere quelli più consultati, tanto che il Ministero dell?Economia ha collezionato 1,3 milioni di contatti in un trimestre, in particolare le applicazioni ?Fisco on Line?. La regione con il più alto traffico internet è la Toscana, mentre il 50% dei contatti giornalieri in internet si concentra in sole cinque regioni: Toscana, Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Campania. Una crescita costante che coglie l?orgoglio di Stanca: ?Oggi le tecnologie in rete sono una risorsa per l?innovazione perché hanno la capacità di trasformare la pubblica amministrazione portandola verso un nuovo modello caratterizzato da maggior efficienza, qualità, trasparenza?. Tutte caratteristiche che il Ministro considera essenziali per l?azione di governo ponendo al centro dell?azione amministrativa i cittadini nel ruolo di contribuenti, clienti e soggetti politici che intendono partecipare al processo democratico. La riforma della scuola: come comunicarla Fare chiarezza sulla legge 53 e sulla riforma della scuola, questo lo scopo del convegno ?Scuola, comunicare la riforma?, in corso oggi nell?ambito del COM-P.A., il Salone della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino, che si sta svolgendo a Bologna. L?incontro, coordinato da Silvio Criscuoli, direttore generale del Ministero Istruzione, Università e Ricerca mette al centro ?la riforma della scuola che salvaguarda l?interesse degli studenti?. Giuseppe Bertagna, docente universitario e teorico delle legge 53, ricorda infatti che la ?la scuola non deve costruire ma valorizzare quello che c?è già, cioè la persona come essere autosussistente?. Poi Anna Rosa Cicala e Maria Grazia Nardiello, entrambe direttori generali del Ministero Istruzione, Università e Ricerca, fanno il punto sullo stato di avanzamento della riforma, sulle azioni intraprese e su quali interventi sono in corso per comunicare la legge, una legge, spiega Bertagna, ?che non è ancora conosciuta e che purtroppo viene spesso interpretata in maniera soggettiva?. Ecco perché Rai Educational, che ha siglato una convenzione con il Ministero dell?Istruzione, ?lavora ad una progettazione sperimentale che porterà diverse novità nei nostri programmi?, dice Mario Orsini, dirigente Rai. Ma qual è lo stato di avanzamento della legge? ?In Emilia Romagna, regione all?avanguardia per la formazione – spiega Lucrezia Stellacci, direttore generale del Ministeri Istruzione, Università e Ricerca e responsabile per la Regione – non è ancora stato firmato l?accordo quadro con lo stato. Faccio appello ai vertici e alle scuole perché abbiano fiducia nella legge e che non blocchino il processo di innovazione?. Una risposta arriva dal sottosegretario al Ministero dell?istruzione Università e Ricerca Valentina Aprea, che garantisce che ?lo sforzo che stiamo facendo per comunicare la riforma è notevole. Mi rendo conto che ci sono molte ansie nell?ambiente della scuola e proprio per questo cercheremo di far capire l?importanza dei processi avviati, processi che sono alla base della riforma e della formazione. Una grande sfida, che nono può essere persa. Dalla patente a punti alla pensione a punti: nuove proposte per la previdenza complementare ?I giovani si devono costruire la pensione in modo responsabile integrando quella di base con una complementare attraverso un?informazione puntuale sulle offerte previdenziali private e un sistema di punti?. Questo è quanto ha proposto il professor Massimo Angrisani, docente alla facoltà di economia dell?Università La Sapienza di Roma nel corso del suo intervento al convegno dal titolo ?Come cambia la tutela previdenziale: i giovani e la previdenza complementare?, organizzato dal Covip nell?ambito della giornata inaugurale del COM-P.A., il Salone della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino in corso a Bologna. Al convegno sono intervenuti Fabio Ortolani, commissario Covip, il professor Massimo Livi Bacci, ordinario di demografia del dipartimento di statistica dell?Università di Firenze, Angelo Pandolfo già commissario Covip, la giornalista Cesara Buonamici, il senatore Oskar Peterlini e Leonardo Tais, responsabile della direzione affari legali della commissione di vigilanza sui fondi pensionistici. In un mondo in cui i giovani sono pochi ed entrano in ritardo nel mondo del lavoro, ?crearsi una pensione complementare diventa indispensabile? ha osservato Ortolani. ?Ai giovani di domani ? ha ribadito Livi Bacci – sarà richiesto una maggiore intensificazione del lavoro, un aumento del tempo lavorativo, una maggiore mobilità geografica e sociale e un?intensificazione dello sforzo riproduttivo, il tutto in un contesto lavorativo sempre più incerto?. Per questo, serve trovare nuovi sistemi di comunicare il nuovo mondo previdenziale complementare. Per questo diventa sempre più importante conoscere ed essere informati sulle proposte previdenziali e per questo nasce il sistema della pensione a punti. ?Si tratta – ha detto Angrisani ? di un metodo che consente di armonizzare e valutare e integrare la pensione di base e complementare costruendo una pensione unitaria attraverso diverse fonti pensionistiche?. Il sistema si basa su tre fattori: il tasso di sostituzione cioè il rapporto tra la pensione futura e la retribuzione futura, il costo a punti delle prestazioni pensionistiche cioè quanto costa la prestazione delle offerte pensionistiche e infine il montante contributivo a punti. Intanto, dal panorama regionale italiano arrivano nuove soluzioni nel sistema delle pensioni. Tra tutti è esemplare l?iniziativa del Trentino. La Regione ha infatti varato, come ha spiegato il senatore Peterlini, alcuni provvedimenti normativi per favorire la previdenza complementare in ambito regionale prevedendo sostegni in caso di discontinuità previdenziali addebitabili a disagio economico temporaneo o duraturo. E nel rispetto della trasparenza e del principio dell?informazione, a tutte le famiglie sono stati recapitati opuscoli esplicativi sul nuovo sistema pensionistico regionale complementare. Lavoro: servono i comunicatori Sei europei su dieci sono convinti che nei prossimi cinque anni si cambierà lavoro facilmente, otto su dieci sono convinti che aumenterà il numero di coloro che intraprendono corsi di formazione mentre lavorano. Sono solo alcuni dei dati diffusi da Eurobarometro che Maurizio Sorcioni, responsabile comunicazione Italia Lavoro, ha elencato oggi al convegno ?Comunicare il lavoro? che si e svolto COM-P.A., il salone della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino. ?Capire i bisogni di chi si affaccia nel mondo del lavoro è una necessità. La percezione dell?uomo rispetto al mondo del lavoro è cambiata radicalmente negli ultimi anni ed è per questo che è nato un senso di spaesamento, ma contemporaneamente c?è una partecipazione attiva dei soggetti? ha aggiunto Andrea Toma responsabile lavoro del Censis. Anche per questo, ci sono programmi televisivi come ?Occupati?, che tentano di fornire un servizio pubblico. L?autore del programma, Romano Benini, ha spiegato che ?è fondamentale trovare esperti di comunicazione sul lavoro?. A questo è legata, infatti, la proposta di Walter Passerini, direttore di Corriere Lavoro: ?Creiamo un?agenzia nazionale per la comunicazione nel mondo del lavoro ? dice – una linea di formazione per i comunicatori e facciamo pressione sul servizio pubblico perché si occupi di queste questioni?. Anche l?amministratore delegato di Italia Lavoro, Natale Forlani, ha ricordato una situazione attuale che ?vede il 20-25% delle persone che ha problemi a trovare un?occupazione? e la necessità di una diversa comunicazione. Una diversa comunicazione che può nascere anche dalla Web TV, come quella di TelePa, il cui vicedirettore, Francesco Accolla ha detto che ?il nostro è il primo progetto di Tv on demand che tenta di mettere in comunicazione tra loro gli enti, lo stato centrale con le amministrazioni locali, in modo da dare nuovi strumenti per la comunicazione e il confronto?. Al convegno ha partecipato anche Gerardo Mombelli, presidente dell?associazione ?Comunicazione Pubblica?. Il Funsraising nella sanità pubblica: il caso dell’ospedale Meyer Strategia, trasparenza, professionalità, progetti di qualità, ma soprattutto passione. Tanti sono gli ingredienti per avvicinarsi ad un mondo, quello della raccolta fondi, che è sta crescendo e che trova a COM-P.A., il Salone della Comunicazione e dei Servizi al cittadino che è in corso a Bologna, un?attenzione particolare con l?incontro di questa mattina sull?esperienza dell?ospedale Meyer di Firenze. Stefano Casazza, dell?Associazione ?Comunicazione Pubblica?, traccia il contesto di grande cambiamento del sistema sanitario in cui si trova ad affermarsi il fundraising oggi, un sistema aziendalizzato, che da un regime di risorse infinite si è trasformato in un regime di risorse finite, in cui dunque l?importanza di fonti aggiuntive da trovarsi esternamente rende necessario approfondire le tecniche di raccolta fondi. Alberto Masacci, presidente dell?Associazione Italiana Fund Raiser (AIFR), ma anche coordinatore del primo ed unico modello formativo su questo argomento in campo sanitario, sottolinea come in futuro non potranno più esserci musei, università o istituzioni non dotate di un apposito settore dedicato alla raccolta fondi. In un contesto in cui sanità pubblica e privata si affiancano, in particolare, deve nascere un terzo attore, l?impresa sociale. Passando in rassegna i dati dell?AIFR si scopre che oggi vengono raccolti annualmente circa 6.000 miliardi delle vecchie lire: le 88 fondazioni bancarie si collocano come importanti donatori, con un totale di 2.000 miliardi, ma sono i privati cittadini, con 2.200 miliardi (di cui il 60% finisce nelle casse della sanità), a risultare i più generosi. Le imprese sono il ?fanalino di coda?, con 1.600 miliardi, calcolate, però, solo sulle erogazioni liberali. (Ricerca della Bocconi. Fonti Doxa e Censis). Per Carlo Barburini, direttore della Fondazione Meyer, ?il fundraising deve essere agito, non subìto e non improvvisato?. Nella Pubblica Amministrazione la donazione può mettere in crisi, se non parte dalle esigenze condivise e progettate, rischia di essere subita, di risultare come un ?ricatto esterno? per forzare lo sviluppo dell?azienda. Invece agire significa impegnarsi in progetti di qualità che siano dentro il piano aziendale e che vengano condivisi con il donatore. Così è stato per l?ospedale Meyer (di cui si invita a visitare il sito Internet www.meyer.it) nel suo rapporto con IKEA. Ed è focalizzandosi sul concetto di coerenza che prende la parola Valerio di Bussolo, responsabile Relazioni esterne di IKEA Italia. ?Con l?ospedale Meyer abbiamo fatto un salto di qualità nel nostro modo di concepire le donazioni, crediamo fermamente nel progetto e ci rispecchiamo nella proposta e nello stile dell?ospedale?. Conclude Francesco Ferragina, docende di Finanza aziendale dell?Università di Firenze, per il quale la Fondazione Meyer ha rappresentato l?occasione di battere un sentiero, quello delle ONLUS, ricco di problemi quotidiani derivati da una legislazione ancora giovane. Per garantire la trasparenza, sottolinea, l?ospedale pubblica non solo il bilancio e le certificazioni di bilancio, ma anche il bilancio sociale e si confronta costantemente con l?amministrazione finanziaria. Per maggiori informazioni:

  • www.compa.it
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