Mondo

Colombia, situazione incandescente

La situazione secondo Cristiano Morsolin, dell'Osservatorio Indipendente sulla Regione Andina SELVAS

di Gabriella Meroni

In Colombia la situazione rimane incadescente. Durante la marcia dei movimenti sociali del primo di maggio è stato ucciso uno studente di 15 anni dalla repressione della polizia. LUIS EVELIS ANDRADE CASAMA, Presidente dell?Organizzazione Nazionale degli indigeni della Colombia ha recentemente sottolineato la resistenza e la politica di pace delle comunità indigene per fronteggiare un conflitto che Uribe non vuole riconoscere: ?Per il Presidente della Repubblica non succede niente a livello di ordine sociale e considera nemici della sua re-elezione, nemici della patria e dello sviluppo della nazione, coloro che si sono inventati la guerra. Per il Presidente Uribe, i massacri, gli assassinati, i desplazados, le massiccie violazioni dei diritti umani sono fatti meramente fortuiti, casi isolati che sotto nessun pretesto hanno un significato politico?? Continuano anche le ?azioni del terrore? dello Stato per attaccare la comunità di pace di San Josè de Apartado. Il gesuita Javier Giraldo (da tempo minacciato di morte per il suo impegno) ha scritto una dura lettera al Presidente Uribe per ?far cessare la disumana catena di crimini di lesa umanità perpetrati da Agenti dello Stato colombiano?. Lo stesso Giraldo è il coordinatore della ONG ecclesiale ?Giustizia e Pace? al centro di varie azioni intimidatorie. Desidero ricordare l?importanza di continuare attivamente la mobilitazione internazionale che si è accesa dopo le minacce che ho subito perchè Padre Javier Giraldo e Gloria Cuartas continuano ad essere nel mirino, bersagli del potere arrogante di una democrazia fittizia che criminalizza i difensori dei diritti umani, i movimenti popolari, i sindacalisti. Ora le minacce sono dirette contro il collettivo di avvocati ?Restrepo? e la sua Presidente Soraya Gutierrez Arguiello. Voglio testimoniare il coraggio e la professionalità militante di alcuni membri del collettivo Restrepo: di Alirio Uribe (vice presidente mondiale della Federazione Internazionale dei Diritti Umani FIDH), Dora Arias (che coordina l?osservatorio DESC dell?impatto del le multinazionali in Colombia), Adriana Cuellar (responsabile dell?area della comunicazione con i mass-media), che conosco personalmente visto che mi hanno appoggiato nell?assistenza giuridica nella mia odissea. Invito tutti a scrivere lettere di protesta che trovate qui di seguito allegata: come nel mio caso, la campagna internazionale è stata organizzata dall?Osservatorio Mondiale per la protezione dei Difensori dei diritti umani FIDH-OMCT di Ginevra. Questa complicità che unisce Stato e paramilitarismo è stata analizzata anche dalle principali Ong statunitensi (WOLA, LAWGEF, CIP) che hanno presentato un interessante rapporto sui cinque anni del Plan Colombia, in occasione della visita di Condoleza Rice in Colombia a fine aprile. Adam Isacson del Center for International Policy di Washington (tra i massimi esperti di narcotraffico e Colombia nel mondo) mi ha scritto per esprimere la sua solidarietà nei miei confronti, per inviarmi questo scottante rapporto e confermarmi il loro impegno e indignazione nei confronti del massacro di San Josè de Apartado del 20 febbraio scorso che ha inquietato numerosi senatori democratici che hanno messo fortemente in discussione il Plan Colombia che in sei anni (2000-2005) ha sborsato 4.000 m ilioni di dollari: ?Anche se la crisi in Colombia è urgente, gli USA devono cambiare le priorità. In vece di aiutare le forze militari della Colombia ad occupare il territorio, dobbiamo appoggiare i dirigenti eletti in Colombia affinché rafforzino lo Stato di Diritto e promuovano uno sviluppo più equitativo, governando per il bene di tutti?? Cristiano Morsolin Osservatorio Indipendente sulla Regione Andina SELVAS www.ciponline.org


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA