Welfare
Colombia, le Farc secondo Ingrid Betancourt
"Molti dei sequestratori avevano l'età dei miei figli. Arrivano alle Farc perchè nascono senza un minimo di futuro, a noi spetta il compito di darglielo", spiega la donna liberata alla televisione colombiana
di Redazione
Parla a ruota libera Ingrid Betancourt, due giorni dopo la sua liberazione dopo sei anni e mezzo nelle mani dei guerriglieri della Farc nella selva colombiana.
Risponde a tutte le domande, anche a quelle più difficili, riguardanti la quotidianità del suo rapimento, come la domanda a bruciapelo che il giornalista di CityTv, una delle maggiori emittenti colombiane, le ha rivolto poco prima che prendesse il volo per Parigi.
“Chi c’è oggi dietro le Farc? Come fare per arrivare alla fine della guerra?” Le ha chiesto il giornalista. Ecco la sua risposta:
“La maggior parte delle persone armate che si alternavano nel tenermi in ostaggio, almeno il 90%, erano ragazzi dell’età dei miei figli. Molti, troppi, giovanissimi. Il punto di partenza per fermare la guerra è affrontare il tema sociale. Tutti questi ragazzi provengono da ambienti assai poveri, ma hanno gli stessi sogni di tutti gli altri, avere un computer con cui giocare, vedere dvd, regalare cose carine alle ragazze…devono invece affrontare ogni giorno una realtà molto dura, quella militare, che dà loro l’illusione di portere fare carriera, di contare qualcosa. Un’illusione che però svanisce presto, perchè vedono che c’è disuguaglianza anche lì. Ma è comunque troppo tardi, perchè se vogliono uscire dalla guerriglia, il loro destino è essere ammazzati. Noi cittadini colombiani dobbiamo quindi lottare perchè questi ragazzini non arrivino a chiedere di entrare nella guerriglia come unica possibilità di futuro. Dobbiamo adoperarci affinchè abbiano migliori possibilità di lavoro, di studio, di essere rispettabili e rispettati”.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.