Cultura

Colombia: la Chiesa mediatrice tra Stato e guerriglieri

Lo ha annunciato il vescovo di Barrancabermeja rispondendo a una esplicita richiesta del movimento armato di sinistra. Che però dovrà sospendere gli attentati

di Daniela Romanello

La Chiesa colombiana ha accettato di svolgere opera di mediazione fra il governo di Bogotà e i guerriglieri dell?Esercito di liberazione nazionale (Eln). Lo ha annunciato il vescovo di Barrancabermeja (Colombia settentrionale), monsignor Jaime Prieto Amaya, in risposta a una esplicita richiesta avanzata proprio dal movimento armato di sinistra. Il presule ha spiegato che quanto prima verrà preso contatto con il presidente Andrés Pastrana e con l?Alto commissario per la pace, Camilo Gómez, per individuare le modalità di attuazione di tale tentativo di mediazione. In cambio del proprio impegno, tuttavia, la Conferenza episcopale richiama la guerriglia a compiere significativi gesti di buona volontà. Il cardinale Pedro Rubiano, arcivescovo di Bogotà, ha commentato che ?la Chiesa si presta sempre ad aprire la strada alla riconciliazione ma chiede all?Eln di dimostrare al Paese che vuole davvero la pace e di non commettere altri attentati contro la vita dei colombiani?. Quando difficile si annunci qualunque sforzo di riannodare il dialogo mai decollato fra Stato e movimento ribelle è stato purtroppo sottolineato nelle ultime ore dalla uccisione di due allevatori e quattro contadini nel dipartimento di Antioquia. Ne sarebbero responsabili proprio militanti dell?Eln.


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