Mondo
Colombia: 43 morti nel 2001 per le mine antipersona
Altri 62 civili e 96 militari sono stati feriti, alcuni in maniera grave. In pratica, ogni 48 ore si registra una nuova vittima. L'anno scorso, esplosi almeno 296 ordigni.
Dieci civili, tra cui cinque minori, e 33 uomini delle forze dell?ordine sono stati uccisi nel 2001 in Colombia dalle mine antipersona. Altri 62 civili e 96 militari sono rimasti feriti, molti in modo grave, per essersi imbattuti nei micidiali ordigni. Il bilancio ufficiale è stato diffuso in questi giorni dal Programma di diritti umani e diritto internazionale umanitario, della vice presidenza della Repubblica. Secondo uno studio realizzato dall?organismo, ogni 48 ore in Colombia si registra una nuova vittima delle mine antipersona. Nel 2001 sono esplosi almeno 296 ordigni, per lo più nei dipartimenti di Antioquia, Arauca, Santander, Norte de Santander, Bolívar, Cundinamarca (quello della capitale Bogotá), Putumayo (la regione ?cocalera?) e Cauca. Si stima che le mine sepolte in tutto il territorio nazionale siano dalle 70mila alle 100mila unità. Su questa base, secondo la Direzione giustizia e sicurezza del dipartimento di pianificazione nazionale, la Colombia impiegherà almeno 20 anni e oltre 23 milioni di dollari per rimuoverle tutte e adempiere così agli impegni previsti dal Trattato internazionale di Ottawa. Si sa per certo che l?utilizzo delle mine antipersona nel conflitto armato che da 38 anni insanguina il Paese è aumentato considerevolmente dal 1995, anno in cui si verificarono 175 incidenti. Una notevole diminuzione si ebbe negli anni 1998-?99, ma non durò a lungo. Di fatto, notevoli rallentamenti sono stati registrati anche sul piano dell?eliminazione degli ordigni. Se, infatti, per quanto riguarda la distruzione delle mine in stoccaggio si è avanzato con una certa rapidità, l?eliminazione dei campi minati richiederà invece tempi lunghissimi. Ad aggravare la situazione, la recente rottura del processo di pace tra governo e Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) che ha aperto uno scenario di rinnovata violenza e che rischia di portare il Paese sull?orlo della guerra totale.
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