Sostenibilità

Colli euganei, dolci e freschi sono i vini

Giro d'Italia, a cura di Paolo Massobrio.

di Paolo Massobrio

Se chiedi a un padovano qual è la zona più affascinante di tutta la provincia, non avrà dubbi: i Colli Euganei. Ci siamo andati, dopo un lunch di tutto rispetto a Padova città, al caffè Pedrocchi (via VIII Febbraio, 15), a base di tagliatelle al caffè originali e niente male. Ma che bella la sosta in questa città! La cappella degli Scrovegni, la basilica del Santo e le vie del centro, fino alla soglia della gastronomia Franchin (tel. 049.8750532), che ha una delle più colte selezioni d?Italia. I Colli Euganei sono un?isola felice, che rischiava di sparire, se non fosse intervenuta una legge a bloccare l?attività degli escavatori che in poco tempo avrebbero svuotato le colline. A Baone c?è il convento, poi divenuto palazzo patrizio, che volle santa Beatrice d?Este. La villa è ricca di suggestioni panoramiche, oltre che di vini. Qui ho assaggiato il meglio dei Colli Euganei, che dal punto di vista vitivinicolo sono paragonabili alle Langhe, soprattutto per la diversità dei terreni. Assaggiate il fragrante Serprino o il Fior d?Arancio dei Viticoltori Riuniti dei Colli Euganei (via G. Marconi, 314) oppure i cabernet e i merlot. Tra i preferiti quello di Facchin (cabernet) e quello di Livian (merlot). L?elenco potrebbe andare avanti all?infinito, sapendo che questi vini non superano spesso i 5 euro la bottiglia. Certo la sosta più bella è stata alla Tavernetta di Fontanafredda (via Cavour, 7). Qui c?è una famiglia di insospettabile bravura, che in un locale da trattoria fa una cucina a livello di grande ristorante. Erano radiosi quei tortelloni fatti a mano farciti di taleggio, spadellati con punte di asparagi bianchi e tartufo nero. In cucina ci sono Ervin Mazagg, chef di lungo corso, e la moglie, in sala l?entusiastica figlia Chiara, che serve anche un flan di verdure primaverili con vellutata di Fontina, un impeccabile stinco di vitello al forno, un caprettino da latte arrostito con patate da farci la firma. Appena usciti, proprio di fronte, c?è la cantina di Antonio Dal Santo (tel. 042.994203), un altro volitivo produttore della zona, autore di un cabernet eccellente. E infine altre tre scoperte. I vini di Carpanese di Teolo (via Contea, 21), da ricordare per l?ottimo e sugoso cabernet, e il bis dell?olio extravergine di oliva. Andate al frantoio Valnogaredo di Cinto Euganeo (via Mantovane, 8/A) e ai Colli del Poeta di Arquà Petrarca (via dei Castagni, 14). Meritano un viaggio!


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