Economia

Coldiretti, tutto esaurito al primo mercato a prezzi calmierati

Con scandalo latte alla melanina è boom per gli acquisti diretti dagli agricoltori

di Redazione

Con il bisogno di ricercare garanzie qualitative dopo i recenti scandali alimentari, per ultimo quello del latte alla melamina, si registra una crescente tendenza allo sviluppo di forme di acquisto alternative, che tagliano le intermediazioni e garantiscono genuinità, freschezza e tradizione al miglior prezzo. È quanto afferma la Coldiretti in occasione della divulgazione dei dati Istat sul commercio nel sottolineare che è andato tutto esaurito al primo mercato sperimentale con paniere calmierato aperto dagli imprenditori agricoli a Milano, dove lattughe, zucchine, melanzane, pomodori e cipolle sono state vendute a un euro al chilo, con un risparmio fino al 50 per cento rispetto ai prezzi del servizio “smsconsumatori”, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole con le Associazioni dei Consumatori.


L’iniziativa promossa dalla Coldiretti, per combattere il caro vita senza rinunciare alla qualità, è il Farmers Market di Milano e Lodi dove i produttori hanno peraltro offerto 6 uova a 0,70 contro il prezzo medio di un euro rilevato dal servizio ministeriale. E sempre per un euro al chilo sono state vendute bietole, cetrioli, cime di rapa, zucche, cicorie e rucola mentre con un euro al litro è stato possibile comprare anche per il latte fresco appena munto di alta qualità.
Il boom della vendita diretta è giustificato anche dalla recente indagine dell’Antitrust secondo la quale «i prezzi al consumo attualmente praticati dalla grande distribuzione nel comparto ortofrutticolo non sono inferiori a quelli praticati dalle altre tipologie di vendita e, in particolare, risultano sensibilmente superiori a quelli praticati dai mercati rionali e dagli ambulanti». Alcune grandi catene distributive negli Stati Uniti, come Val Mart e Whole Foods, e in Europa, come Casino e Leclerc, stanno incentivando la vendita di prodotti locali e si sta anche sperimentando la gestione di spazi vendita diretta dei produttori agricoli nei punti vendita.

Sulla base dei dati dell’Osservatorio nazionale sulla spesa in campagna promosso da Coldiretti e Agri 2000, sette italiani su dieci nel corso dell’anno hanno fatto almeno una volta acquisti direttamente dal produttore agricolo giudicandoli in maggioranza convenienti anche se è soprattutto la qualità e la freschezza dei prodotti acquistati a spingere il trend positivo. Si evidenzia inoltre un aumento a 2,5 miliardi di euro del valore degli acquisti di vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre specialità effettuati direttamente da 57.530 aziende agricole, con un aumento boom del 48 per cento dal 2001.

Tra le novità c’è dunque da registrare in Italia l’apertura dei Farmers Market che – spiega la Coldiretti – sono i mercati esclusivi degli agricoltori che si distinguono dai normali mercati perchè a vendere sono solo gli agricoltori che offrono prodotti locali e di stagione che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi di trasporto costosi e inquinanti prima di giungere in tavola. Negli Usa a distanza di vent’anni dall’apertura dal primo farmers market di Union Square, i mercati degli agricoltori hanno invaso l’intera città di New York e se ne contano ormai una cinquantina in tutti i principali quartieri della grande mela da Manhattan al Bronx, dal Queens a Brooklyn fino allo Staten Island. Il fenomeno ha conquistato gli Stati Uniti, da costa a costa e si è verificato un aumento del 53 per cento negli ultimi dieci anni con ben 4.385 farmers market presenti in tutte le principali città come New York, Los Angeles o San Francisco. Esperienze di successo sono presenti anche in Paesi Europei, dalla Francia all’Inghilterra. L’apertura del farmers market di Milano in via Ripamonti 37 rientra nel progetto della Coldiretti di realizzare almeno un mercato degli agricoltori per ogni comune italiano per garantire la qualità ai giusti prezzi. Si tratta di un impegno che – prosegue la Coldiretti – può arrivare a coprire fino al 15 per cento della spesa agroalimentare con un importante effetto sul mercato anche grazie al decreto (Gazzetta Ufficiale n.301 del 29 dicembre 2007) entrato in vigore nel 2008 che rende possibile in tutti i Comuni di avviare mercati gestiti dagli agricoltori localizzati anche in zone centrali e con frequenza giornaliera, settimanale o mensile a seconda delle esigenze locali.


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