Economia

Col caro diesel a rischio serre e stalle

Allarme della Coldiretti per l'aumento del 58% del gasolio in un anno

di Redazione

I sempre nuovi record che il diesel sta raggiungendo preoccupano i coltivatori. «L’aumento record del 58% in un anno del costo del gasolio in agricoltura mette a rischio gli oltre trentamila ettari di coltivazioni specializzate in serra che producono in Italia fiori e piante ornamentali ed ortaggi». E’ quanto afferma, infatti, la Coldiretti in riferimento al valore record raggiunto dal diesel che nelle campagne ha praticamente sostituito la benzina per il riscaldamento di serre e stalle ma anche per la movimentazione dei mezzi agricoli.

«Complessivamente il caro carburanti comporta una stangata da quattrocento milioni di euro per gli agricoltori italiani e, oltre ai costi per le serre, l’aumento» sottolinea la Coldiretti «pesa anche sulle macchine come i trattori e sul riscaldamento di locali come le stalle o sull’essiccazione dei foraggi destinati all’alimentazione degli animali».
Per Coldiretti, inoltre il nuovo record raggiunto dal prezzo della benzina «ha un effetto valanga anche sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che a quelli di produzione, trasformazione e conservazione. A subire gli effetti del record nei prezzi è, infatti, l’intero sistema agroalimentare dove l’86 per cento delle merci viaggia su ruota e si stima che un pasto percorra in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole».


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