Mondo

Cocis conferma, Natale in Palestina

Oggi più che mai andare in Palestina dal 27 dicembre al 3 gennaio

di Redazione

Ancora una volta siamo costretti ad assistere a scene strazianti di ragazzi e ragazze vittime innocenti della follia e della disperazione di loro coetanei. Nell’esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alle loro famiglie, riteniamo che è sempre più evidente l’estrema necessità di compiere atti politici capaci di fermare questa spirale di violenza. La risposta non può essere il bombardamento di cui l?intera popolazione palestinese è fatta oggetto in queste ore, la comunità internazionale deve intervenire immediatamente per risolvere alle radici le ingiustizie che in quell’area da troppo tempo si perpetuano e che rappresentano la linfa di cui i terroristi hanno bisogno per spargere odio e violenza. Chiediamo líintervento immediato delle Nazioni Unite con líinvio di una forza di interposizione per cessare la violenza ed il terrorismo. Ogni giorno che passa senza azioni positive, riduce la capacità di incidere nelle rispettive società da parte di coloro che si impegnano per una soluzione pacifica e giusta. E’ sempre più difficile a Gaza e in Cisgiordania, che da mesi si sono trasformate in uníimmensa prigione, dove si sopravvive, se si sopravvive, tra le macerie delle case e nei campi devastati e ormai improduttivi, ed è altrettanto difficile in Israele, dove il terrore e la paura alimentano l’odio e la voglia di vendetta e di repressione. La politica miope del governo Sharon, fatta solo di azioni di forza e finalizzata ad umiliare e delegittimare l’Autorità Nazionale Palestinese, ha sicuramente favorito le fazioni violente della società palestinese, siamo convinti invece che, sia in Palestina che in Israele, le voci della pace e della convivenza siano ancora tante, sicuramente in questo momento attonite dai fatti orribili che si susseguono, ma non spente. E’ a loro che va tutto il nostro aiuto e impegno perché solo loro rappresentano la speranza di un futuro, di una vita “normale” per tutti. Per questo riteniamo ancora più importante, anche se più difficile, andare in Palestina dal 27 dicembre al 3 gennaio; per questo insistiamo perché la delegazione sia altamente rappresentativa, con una richiesta forte al mondo politico, ai partiti, ai tanti sindaci delle nostre città che da anni collaborano con i sindaci della Palestina, di assicurare la loro presenza. Tra pochi giorni, il 10 dicembre, in occasione del 53° anniversario della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, verranno promosse molteplici iniziative in tutte le citt? italiane, speriamo in una grande giornata di mobilitazione anche a fianco delle vittime dell’occupazione israeliana e delle vittime del terrorismo, e pensiamo che questa data sia quella giusta per dare un forte segnale politico alla comunità internazionale, perché venga posta fine all?occupazione e ai massacri, per líinvio di una forza internazionale e per un pronto ritorno ai negoziati fino al raggiungimento di una pace giusta fra i due popoli. COCIS


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