Welfare

Co.co.co ultimo atto?

Se n'è discusso al convegno organizzato dalla Fondazione Marco Biagi e e da Adapt

di Carmen Morrone

Da oggi, salvo diversi accordi sindacali stipulati in sede aziendale, scompariranno i co.co.co.: la maggior parte saranno sostituiti, come prevede la riforma del lavoro promossa dalla Legge 30, dai lavoratori a progetto. Potranno invece continuare a stipulare contratti di collaborazione coordinata e continuativa, tra gli altri, i collaboratori della Pubblica amministrazione, i professionisti iscritti ad albi, gli amministratori di società, gli agenti di commercio, i pensionati. I co.co.co firmati fino al 23 ottobre di quest’anno rimangono comunque in vigore, ma non oltre il 25 ottobre del 2005. Di un primo bilancio degli effetti del riforma si è discusso a Modena venerdì 22 e sabato 23 ottobre nel convegno ?Il Mercato del lavoro in Italia a un anno dalla riforma Biagi”. L’appuntamentopresso l’Aula Magna della facoltà di Economia “Marco Biagi” di Modena (via Berengario 51), è stato organizzato in modo da dar voce a tutti i principali protagonisti del nostro sistema di relazioni industriali. Nella giornata di apertura dei lavori è toccato a Paolo Citterio, presidente dell’Associazione direttori risorse umane, inquadrare la discussione con interventi su “Prime valutazioni sull’impatto della riforma Biagi”. Il convegno si è concluso con una tavola rotonda su “Competitività, innovazione e sviluppo dopo la riforma Biagi”, coordinata da Guido Gentili, direttore de “Il Sole 24 Ore”, cui sono stati invitati il sottosegretario al Lavoro Maurizio Sacconi, il segretario generale Uil Luigi Angeletti, il segretario nazionale Cgil Fulvio Fammoni, il segretario generale Cisl Savino Pezzotta ed il presidente Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. La chiusura è stata affidata al ministro del Welfare Roberto Maroni.


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