Formazione

Cnr: troppi monumenti italiani a rischio

La proposta è una Carta nazionale del rischio beni culturali

di Gabriella Meroni

Dopo la falla apertasi nelle mura Aureliane a Roma, il Cnr lancia l’allarme sullo stato di crisi della maggioranza dei monumenti italiani e propone la costituzione di una Carta nazionale del ”rischio beni culturali”. ‘

‘Oggi sono state le Mura Aureliane a mostrare i segni del tempo che passa, ieri era stato il turno della Torre di Pavia, delle Mura di Urbino, della Basilica di Assisi o delle Mura del Campidoglio. Un triste elenco di monumenti a rischio destinato inevitabilmente ad allungarsi se -avverte il Consiglio nazionale delle Ricerche- non verranno presi adeguati provvedimenti di prevenzione e conservazione”.
Una situazione critica che potrebbe trovare una rapida soluzione appunto con l’istituzione di ”una Carta nazionale del rischio del patrimonio archeologico italiano.
Una Carta che integri la ‘Carta del rischio dei monumenti storici’ realizzata a suo tempo dal Ministero dei Beni e Attivit` Culturali, di cui si parla dopo ogni sciagura senza farne poi nulla” denuncia il prof. Giorgio Croci, ordinario di Tecnica delle Costruzioni alla Sapienza di Roma.

E per avviare un nuovo processo di gestione dei beni culturali e archeologici italiani il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha promosso un summit tra i maggiori specialisti italiani (una trentina) e statunitensi (21, provenienti dalle piy prestigiose Istituzioni scientifiche Usa come il National Science Foundation, lo Smithsonian Institute, e il Getty Museum). Il summit si svolgera’ il 23 e 24 aprile 2001 a Venezia, a Palazzo Papadopoli con l’obiettivo di consentire tra gli studiosi lo scambio dei piy recenti risultati raggiunti nella tutela dei beni culturali, ”settore nel quale -sottolinea l’Ente di ricerca- l’Italia h leader a livello mondiale”.

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