Welfare

Cnoas: «Per reale riabilitazione, collegare servizio penitenziario con professionale»

Il decreto legge sul sovraffollamento carceri, approvato ieri in Consiglio dei Ministri e da tempo atteso anche dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali, rappresenta un importante passo in avanti per affrontare questa ormai storica ‘emergenza’

di Redazione

«E’ ora necessario – dichiara Edda Samory, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali – collegare il Servizio Sociale Penitenziario al Servizio Sociale Professionale del territorio per attivare una progettazione integrata, volta alla reale riabilitazione dei detenuti affidati al Servizio Sociale stesso».

«Ci auguriamo – continua Samory – che il Ministro Annamaria Cancellieri e la Conferenza Stato-Regioni interpellino quanto prima l’Ordine nazionale degli Assistenti Sociali, per individuare le possibili sinergie e protocolli tra Servizio Sociale Penitenziario e Territoriale. Ci permettiamo inoltre di suggerire l’avvio di un monitoraggio dei progetti riabilitativi, per verificarne la qualità e le reali risorse da impiegare, con particolare riferimento al numero dei professionisti occupati».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.