Sostenibilità

Clown a Capo Verde, parte la missione

La missione umanitaria al via il 21 novembre è promossa dalla federazione nazionale "Ridere per Vivere"

di Antonietta Nembri

Prende il via, domenica 21 novembnre dall’aeroporto bergamasco di Orio al Serio, la missione umanitaria ?Clown a Capo Verde? promossa dalla Federazione nazionale ?Ridere per Vivere? www.riderepervivere.it, a distanza di più di due anni dalla prima missione in Afghanistan, con Patch Adams, un?avventura ben documentata nel film ?Clown in? Kabul?. La madrina ufficiale della missione è Maria De Lourdes Jesus, giornalista capoverdiana della Rai, autrice del primo telegiornale per immigrati ?Non solo nero?. Tra i sostenitori dell?iniziativa il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha concesso il suo patronato. Delle 22 persone che partiranno dieci sono clown dottori che provengono da diverse regioni italiane, 5 giovani della Valcuvia che hanno preso parte alla campagna sociale di raccolta fondi, due fanno parte dell?organizzazione e cinque persone del team fotovideocinematografico. Da un lato il principale obiettivo è quello di diffondere il sorriso nelle isole meno conosciute dell?arcipelago capoverdiano, dall?altro occorre sottolineare che non si tratta di una missione che prevede salvatori e salvabili, in quanto fondata sullo scambio e sulla scoperta delle rispettive radici culturali. La peculiarità del ridere, infatti, sta nel fatto che è un?attività di import-export che non inquina, non crea dipendenze né disuguaglianze, anzi produce benefici e il virus che diffonde favorisce il rispetto e previene le guerre. Nei quindici giorni della missione si svolgeranno tre corsi di formazione sulla terapia del ridere a tre diversi gruppi composti in particolare, il primo di educatori, insegnanti, il secondo di infermieri e medici, l’ultimo di giovani. Sono previsti interventi diretti nelle scuole, negli asili, in diversi ospedali (in collaborazione con i frati Cappuccini), in prigione, in centri di recupero, in centri anziani e nelle piccole comunità sperdute all?interno delle isole. In ogni luogo, grazie a una raccolta di fondi e di materiali, saranno portati strumenti didattici, sanitari e, dove si farà la formazione, anche materiali di giocoleria per poter proseguire nella diffusione della terapia del ridere. Nella primavera del 2005 ci sarà la seconda missione per rafforzare gli obiettivi premessi. La peculiarità di tutto il viaggio sarà l?interattività, infatti verrà richiesto e privilegiato un tipo di intervento caratterizzato dal pieno coinvolgimento degli abitanti. E? stato anche preparato un racconto, illustrato da Stefano Misesti, e ambientato in isole vulcaniche: il titolo è ?La Giraffa Gigante? e parla della diffidenza a conoscere nuove persone.


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