Politica

CLOCHARD. I giornali di strada inisieme contro il pacchetto sicurezza

La mobilitazione pubblica vuole porre l’accento sui quegli articoli che rischiano di rendere ancora più difficile la vita e i percorsi di reinserimento sociale delle persone senza dimora

di Redazione

 

di Lucia Ritrovato

Un numero unico dei più noti giornali di strada italiani per dire no a due articoli, il 36 e 44 del ddl 733, il cosiddetto pacchetto sicurezza, che minano ad alcuni dei diritti fondamentali dei senza fissa dimora, come la residenza anagrafica. Verrà presentato domani in occasione della conferenza stampa organizzata da Federazione italiana organismi per le Persone senza dimora, dal titolo “Il residente della Repubblica”. La mobilitazione pubblica vuole porre l’accento sui quegli articoli che rischiano di rendere ancora più difficile la vita e i percorsi di reinserimento sociale delle persone senza dimora.In particolare, l’articolo 36 del decreto legislativo legherebbe il diritto alla residenza alla verifica, da parte degli uffici comunali, delle condizioni igienico-sanitarie dell’immobile in cui si intende fissare la residenza stessa.

«Oltre a creare seri problemi alle amministrazioni pubbliche»– ha commentato  il  presidente di fio.PSD, Paolo Pezzana – «questo provvedimento renderebbe ancora più difficile per le persone in stato di grave emarginazione ottenere e mantenere la residenza anagrafica, di fatto escludendole dai più importanti diritti civili riconosciuti dalla Costituzione, tra cui l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale e l’accesso ai servizi sociali. Non è tutto: l’articolo 44 prevede l’istituzione, presso il ministero degli Interni, di un registro nazionale per le persone senza dimora. Uno strumento che si teme possa rivelarsi utile più a schedare che ad aiutare chi sta ai margini». Il numero unico dei giornali di strada di febbraio Foglio di via (Foggia), Fuori Binario (Firenze), Piazza Grande (Bologna), Scarp de’ Tenis (Milano), Shaker pensieri senza dimora (Roma), Terre di mezzo (Milano) vuole principalmente fare “massa critica” ed è dedicato interamente al problema della “residenza” con focus a livello giuridico e racconti narrativi degli clochard di tutta Italia. «È la prima volta» – ha detto Antonio d’Elia, segreterio nazionale della federazione – «che tutti gli street paper  si uniscono per smuovere l’opinione pubblica. Di solito ognuno affronta i problemi relativi alle proprie realtà e città. Stavolta invece si è deciso di optare per l’unione. Ciascun giornale avrà lo stesso editoriale, le stesse foto e contenuti».

 

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA