Sostenibilità

Clini, dichiarazioni e polemiche

Nucleare, Ogm: le prime uscite del titolare dell'Ambiente scatenano reazioni

di Redazione

Le recenti affermazioni del neoministro dell’Ambiente Corrado Clini in materia di Ogm “sono esclusivamente sue opinioni personali, non hanno valenza a livello di governo”. Così ha risposto il neoministro delle Politiche agricole Mario Catania, a margine di una conferenza stampa al Mipaaf, a chi gli chiedeva di commentare le parole di Clini rilasciate ieri a una trasmissione radiofonica. Clini aveva parlato anche di nucleare ma rispetto a questo tema Catania ha risposto: “Nucleare? Non mi tocca”.

Sul nucleare le parole di Clini avevano già creato una piccola bufera. Ai microfoni di Un giorno da pecora su RadioDue il neo-ministro dell’Ambiente aveva detto: “Il ritorno al nucleare è una opzione sulla quale bisognerebbe riflettere molto, anche se quello che è avvenuto in Giappone ha scoraggiato. Comunque, di base, la tecnologia nucleare rimane ancora una delle tecnologie chiave a livello globale”. Per il ministro quindi il nucleare è possibile a “certe condizioni”: “E’ una tecnologia e bisogna valutarla”, ha concluso.

Bufera di reazioni dalla politica (Idv e Verdi in testa) e dal mondo ambientalista. Il WWF, per esempio: “Non può essere un esponente del Governo a rimettere in discussione la chiarissima volontà dei cittadini italiani, che appena 5 mesi fa hanno dato, con il 95% dei SI al superamento del nucleare, un’indicazione chiara per il futuro energetico del Paese. Il nucleare in Italia è dunque fuori discussione, tanto più oggi che il nucleare francese mostra la corda e che l’EPR sta per essere abbandonato. Ci auguriamo che Corrado Clini, da Ministro dell’Ambiente, operi per garantire la sicurezza in tutta Europa, a partire dalle centrali in Paesi dell’Est comprate da imprese energetiche italiane”.

In serata sul nucleare è arrivata la correzione di rotta del ministro: “Non ho certo intenzione di riaprire una questione già risolta in modo chiaro con il referendum e sono impegnato da anni nella promozione e nello sviluppo delle energie rinnovabili”.

Sugli Ogm, sempre a Un giorno da pecora, Clini aveva detto: ”Gli Ogm in molti casi fanno bene – ha detto – in altri possono essere pericolosi. Io sono favorevole ad usare Ogm nelle zone marginali dove c’e’ aridita’ e dove c’e’ dissesto idrogeologico”.  ”In Italia meno – ha prsoeguito Clini  – anche se forse in alcune aree sarebbe utili. Dove c’e’ dissesto, per esempio, come in alcune zone appenniniche, dove si potrebbero studiare piantumazioni ad hoc che possano conservare la sicurezza dei suoli e aumentare l’assorbimento del carbonio”.

A stretto giro di posta la replica della Task Force per un’Italia libera da OGM (Acli, Adoc, Adusbef, Aiab, Amab, Assoconsum, Campagna Amica, Cia, Città del Vino, Cna Alimentare, Codacons, Coldiretti, Crocevia, Fai, Federconsumatori, Federparchi, Focsiv, Fondazione Univerde, Greenaccord, Greenpeace, Lega Pesca, Legacoop Agroalimentare, Legambiente, Movimento difesa del cittadino, Slow Food, Unci, Vas, Wwf): «Appare del tutto contraddittorio e sicuramente pretestuoso dividere tra OGM “buoni” e OGM “cattivi” a seconda dell’utilizzo in quanto, oltre all’impatto alimentare e sanitario, le colture transgeniche provocano rilevanti effetti negativi sull’ambiente e la biodiversità in particolare attraverso l’ibridazione di piante transgeniche con specie e varietà selvatiche o attraverso la resistenza degli insetti alle tossine transgeniche.
Dispiace, pertanto, che il Ministro nelle sue prime dichiarazioni voglia invertire l’ordine delle priorità di intervento dell’amministrazione pubblica rispetto al ruolo che il nostro Paese potrebbe avere in un percorso di crescita della green economy e di sostegno alle nuove occupazioni verdi».

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