Cultura

Clima: WWF, Italia immobile nelle politiche energetiche

Nella lotta ai cambiamenti climatici l'Italia non si impegna abbastanza, denuncia WWF

di Redazione

Bocciatura del Belpaese nel rapporto ”2008 Climate Change Performance Index”, presentato oggi a Bali da WWF ed elaborato dal Germanwatch e CAN Europe.
L’Italia ha pessimi voti nella lotta ai cambiamenti su tutti e tre gli indicatori: gli attuali livelli di emissione, i trend di emissione, e le politiche climatiche, e questo la colloca nei cattivi della classe. Paesi con livelli di emissione piu’ elevati hanno superato il nostro paese nella classifica perche’ hanno dimostrato la capacita’ di metter in campo politiche in grado di modificare i trend di emissione mostrando una via percorribile per gli obiettivi di abbattimento delle emissioni. Il nostro paese e’ rimasto immobile”, denuncia l’associazione ambientalista.

”Nessuno stupore e nuovamente solo rammarico nel valutare la brutta figura del nostro Paese di fronte alla comunita’ internazionale – commenta Michele Candotti, Segretario generale del WWF Italia – Tra i maggiori responsabili dell’inquinamento da gas serra nel Pianeta, l’Italia ha ripetutamente nascosto le proprie responsabilita’ ora scaricandole su altri paesi europei, accusando Germania e Gran Bretagna di essere i grandi inquinatori, ora sui paesi in via di sviluppo addossando responsabilita’ ad India e Cina”.

A bocciare l’Italia – evidenzia il WWF – e’ il triste connubio di trend di emissione crescente (abbiamo aumentato le nostre emissioni del 13% rispetto al 1990 anziche’ ridurle del 6,5%) e mancanza di politiche e strumenti incisivi, coerenti e continuativi per contenere le emissioni di CO2 provenienti dai settori energetici. La mancanza di una politica energetica nazionale ci impedisce di essere coerenti con le disposizioni del protocollo di Kyoto: lo chiede l’Europa, lo chiedono le Nazioni unite ed il WWF da anni sottolinea lo stallo del paese nell’incapacita’ di esprimere politiche coerenti e di lungo periodo per ridurre le emissioni. Nel settore industriale, piu’ che sfruttare Kyoto come opportunita’ di innovazione ed investimento, l’Italia ha fatto di tutto per eludere la direttiva europea sull’emission trading, nascondendo le emissioni degli impianti CIP6 e promuovendo di fatto nuovi impianti a carbone di Enel, scaricando i relativi costi sui consumatori senza ridurre le emissioni climalteranti, denuncia il WWF.

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