Politica

CLIMA. WWF: come la pensa davvero l’Italia?

Dopo la mozione negazionista presentata in Senato, l'associazione chiede a Governo e maggioranza un chiarimento sulla sua posizione sul global warming

di Redazione

“Per un Paese che si appresta ad ospitare due appuntamenti mondiali cruciali per il futuro della terra come il G8 Ambiente di Siracusa e il G8 della Maddalena, la giornata di ieri ha segnato un capitolo triste e preoccupante con l’approvazione al Senato di una mozione che nega l’impatto umano sui cambiamenti climatici”. E’ sulla base di questa valutazione che il WWF chiede un chiarimento sulla posizione dell’Italia in merito al global warming. “Avremmo auspicato di poterci presentare davanti ai partner mondiali con un biglietto da visita impeccabile, che rappresentasse la serieta’, l’impegno e la concretezza di un Paese che vuole affrontare l’emergenza climatica”, dice l’associazione in una nota. “Proprio ieri al Senato il sottosegretario Bertolaso ha dichiarato ‘La situazione del nostro Paese e’ sicuramente cambiata da un punto di vista climatico. Nel resto del Paese abbiamo dovuto affrontare tante altre situazioni soprattutto a livello marittimo dove notiamo cambiamenti nella fauna ed anche nella flora sottomarina derivanti da un innalzamento delle temperature dell’acqua. Piu’ volte abbiamo ricordato che i fenomeni di precipitazioni violentissime estremamente localizzate, verificatisi nel corso degli ultimi anni nel nostro Paese, sono derivati sicuramente dall’arrivo di fronti freddi che si scontravano con situazioni marine, intorno al nostro Paese, di acqua particolarmente calda”. “Esplicitamente a nome del governo – ricorda il WWF – Bertolaso ha affermato che ‘si tratta di situazioni che noi riconduciamo ai cambiamenti climatici e all’aumento delle temperature derivante da una serie di fenomeni naturali e probabilmente anche antropici’. La posizione del governo appare pero’ contraddittoria. Da un lato infatti si ritiene di non dover intervenire con incisive politiche di mitigazione per la riduzione delle emissione dei gas serra nonostante gli accordi internazionali sottoscritti anche dal nostro Paese; dall’altro si ammette una situazione che non ha precedenti e si evidenzia come le politiche di adattamento, cioe’ di gestione del territorio per meglio gestire le conseguenze dei cambiamenti climatici, non decollano e, anzi, vengonodepotenziate con una progressiva riduzione dei finanziamenti”. 

“E cosi’ – prosegue il WWF – i piani di bacino, fondamentali per affrontare in modo sensato, organico ed incisivo le emergenze idriche, rimangono poco piu’ che studi; un piano coste per la nostra fragile penisola, non esiste; il territorio viene costantemente invaso da insediamenti urbani ed industriali ed irrigidito, reso impotente a reagire ai cambiamenti in corso; e i sistemi naturali non sono oggetto di serie politiche di gestione e conservazione”. “Ieri al Senato, dunque – sottolinea l’associazione – si e’ tentato di negare che il cambiamento climatico nell’attuale accelerazione derivi per il 90% dalle attivita’ umane, come documentato dal panel degli scienziati dell’Onu riuniti nell’Ipcc. Una posizione molto grave, antistorica, oscurantista che nasconde la volonta’ di favorire la sopravvivenza di un sistema d’interessi consolidati che non ha ne’ capacita’, ne’ il coraggio per rinnovarsi e giocare la sfida dell’efficienza e dell’innovazione”. “La mozione – fa notare il Wwf – non e’ sfuggita agli osservatori internazionali e quindi rischia di gettare discredito sul ruolo della presidenza italiana per il G8, proprio in un momento cruciale e mentre il Presidente Obama ha chiesto all’Italia di ospitare il Forum delle Major Economies per facilitare il raggiungimento dell’accordo per fermare i cambiamenti climatici nel vertice . Sta ora al nostro Governo uscire nel migliore dei modi da questo ‘incidente di percorso’ per assumere una posizione chiara e decisa, visto che anche i dati che provengono dal nostro territorio parlano chiaro e forniscono tutti gli elementi per poter imprimere una decisa sterzata al nostro paese”.

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