Sostenibilità

Clima: un seminario per sapere comunicare i cambiamenti

Le lezioni oggi e domani a Perugia

di Redazione

Come fare comunicazione sulle tematiche climatiche e ambientali in un momento in cui l’attenzione su di esse e’ cosi’ ampia e alta, dando le informazioni accreditate che solo la voce della scienza puo’ fornire e senza indurre allarmismi esagerati?

Per rispondere a questa esigenza Lucio Ubertini, direttore dell’Istituto per la protezione idrogeologica (Irpi) del Consiglio nazionale delle ricerche di Perugia ha organizzato l’incontro scientifico inaugurato oggi a Perugia nell’ambito della XXIV Assemblea Generale dell’International union of geodesy and geophysics (Iugg), di cui il direttore dell’Irpi-Cnr e’ presidente. Si tratta del progetto ‘Comunicare l’evento’.

”E’ un’opportunita’ – spiega Ubertini – offerta a giornalisti e operatori della comunicazione, ricercatori, tecnici, professionisti e semplici appassionati di seguire un vero e proprio corso riguardante le ricerche e le ricadute applicate nei piu’ vari e diversi settori delle scienze della Terra, della Geofisica e della Geodesia, tenute da esperti qualificati a livello internazionale”. Tra i ‘professori’, Franco Prodi (direttore dell’Istituto di scienza dell’atmosfera e del clima(Isac) del Cnr di Bologna), Michele Colacino (Isac-Cnr di Roma), Attilio Boriani (Universita’ di Milano), Ferdinando Sanso’ (Politecnico di Milano), Piergiorgio Manciola (Universita’ di Perugia), Ettore Salusti (universita’ di Roma ‘La Sapienza’), Angelo Peccerillo e Roberto Scandone (Universita’ Roma Tre), Gianluca Valensise e Alessandro Amato (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia).
Le lezioni si tengono oggi e domani nell’ambito dell’Assemblea di Iugg, un ‘brain storming’ in corso fino al 13 luglio nel capoluogo umbro tra i piu’ autorevoli esperti di clima e Terra esistenti al mondo ”che consentira’ l’essenziale scambio di conoscenze e di informazioni tra gli scienziati che studiano costantemente il nostro pianeta. Il senso di questo incontro e’ rispondere alle domande su come e perche’ esso stia cambiando, in che misura tale cambiamento sia dovuto a cause naturali e antropiche e sulle misure da adottare per governare fenomeni tanto complessi”, prosegue il direttore dell’Irpi-Cnr.


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