Sostenibilità

Clima, il piano di Soros

«Gli asset dell'Fmi per trovare i fondi per i paesi poveri»

di Redazione

La diretta

Cini: clima e povertà, connubbio da sconfiggere

Oxfam: «Dalla Ue solo piccole somme “riciclate”»

Cosa c’è nella bozza

L’Europa trova l’accordo: 7,2 miliardi per i paesi poveri

Ecco le bozze. Il WWF: buona base per un accordo

L’Africa: due gradi in meno non bastano

Greenpeace: fermate l’impatto di aerei e navi

Dalla Ue 6 miliardi di aiuti ai paesi poveri

Un nobel per il clima

La sirenetta anti-nucleare

Le Monde: arriva la posizione comune di India e Cina

WWF: l’Europa non cerchi scappatoie

Un indice Dow Jones per il clima (da Afronline)

I cambiamenti climatici aumenteranno in conflitti in Africa (da Afronile)

Nel fine settimana arriverà la proposta danese

Oxfam tira le orecchie all’Ue

Dal 16 al 18 dicembre il summit in diretta via web tv

Partecipa anche Ahmadinejad

Dal 2000 al 2009 il periodo più caldo dell’era moderna»

Gli Usa mandano il deputato anti “fascismo scientifico”

Il blog del WWF

Copenhagen è la città più verde d’Europa

Accordo alla “danese”: uno scoop del Guardian

Greenpeace in cima al Colosseo

Clini: non si firmerà nessun accordo vincolante

Connie Hedegaard, Lady clima

Il polverone del “climagate”

Frattini: serve accordo vincolante e gllobale

Clima, appello di 56 quotidiani del mondo

WWF: dodici giorni per salvare il pianeta

Cipsi: servono obblighi e non solo promesse

Il Sudafrica rompe gli indugi

Focsiv: nessun finanziamento, nessun accordo

200 miliardi per salvare il clima

 

Soros lancia il suo piano

I dieci milioni di dollari offerti dai paesi ricchi per aiutare quelli in via di sviluppo ad adattarsi ai cambiamenti climatici “sono insufficienti”. Lo afferma senza mezzi termini il miliardario e filantropo americano George Soros, nel suo discorso pronunciato alla Conferenza sul Clima di Copenaghen. 

Soros ha detto che i paesi sviluppati potrebbero investire una porzione dei loro 283 miliardi di dollari dei diritti speciali di prelievo dell’Fmi in progetti per il taglio delle emissioni nelle nazioni emergenti.

Gli stessi progetti potrebbero pagare gli interessi sui 100 miliardi di dollari proposti da spendere nei prossimi 10 anni, mentre le riserve di oro dell’Fmi garantirebbero capitale e interessi. “Ho unito due cose: una è la disponibilità dei diritti speciali di prelievo, proposti come soluzione che non è stata usata, unendola alle riserve di oro del FMI da utilizzare come garanzia per il pagamento degli interessi. Pertanto, questo denaro resterebbe fuori dal bilancio dei paesi interessati”.

Soros si è detto consapevole della serie di ostacoli alla sua proposta, compresa l’approvazione del congresso Usa e quella del direttore dell’Fmi.

Ma Soros ritiene che la posta in gioco è troppo importante per scartare questa possibilità: “Credo stia emergendo chiaramente dai negoziati che vi sia un fossato tra paesi sviluppati e in via di sviluppo che potrebbe far fallire la conferenza”. Il fondo proposto di 10 miliardi è “meglio che nulla, ma non basta, non è sufficiente”.


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