Mondo

CLIMA. Greenpeace, striscione record sul Monte Rosa

Tedesco: «Il momento di invertire rotta è ora o mai più»

di Redazione

È il più grande striscione di tutti i tempi (5.200 metri quadri) sul ghiacciaio di Gorner, sul lato svizzero del Monte Rosa: «OUR CLIMATE – YOUR DECISION». Più chiaro di così non si poteva, “Il nostro clima – La vostra scelta!”. 

Destinatari: tutti i capi di governo, invitati a lettere cubitali a tenere bene a mente le responsabilità in tema di protezione del clima.

Mittenti: quaranta attivisti di Greenpeace che proprio oggi hanno posizionato il super-banner. La location non è casuale, nei Paesi alpini, come l’Italia e la Svizzera, i ghiacciai in ritirata sono un effetto ben visibile del surriscaldamento globale.

A poco più di cento giorni alla grande conferenza sul clima di Copenhagen, dove si discuterà del post-Kyoto, Greenpeace indirizza due richieste al governo italiano e alle altre nazioni industrializzate:

ridurre le emissioni di Co2 del 40% (rispetto al livello del 1990) da qui al 2020, e portarle il più vicino possibile allo zero entro il 2050;

– fornire risorse finanziarie per lo sviluppo delle rinnovabili ai Paesi in via di sviluppo pari ad almeno 110 miliardi di euro all’anno fino al 2020.

Oltre al banner-record, Greenpeace ha installato sul ghiacciaio di Gorner un campo di protezione del clima, con lo scopo di mostrare la pericolosità dei cambiamenti climatici e la necessità di un’azione urgente.

Intanto, l’Arctic Sunrise – una delle navi della flotta di Greenpeace – sta documentando la rapidità della perdita delle masse glaciali dell’Artico, collegata all’innalzamento della temperatura media globale.

«Ghiacciai alpini, orsi polari, foche, iceberg» commenta Francesco Tedesco di Greenpeace, «sono tutti segnali della gravità del problema. Il momento di invertire rotta e limitare i danni per l’economia mondiale e per milioni di persone è adesso. O mai più».

 

 

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