Non profit

CLIMA. Appello della Focsiv ai parlamentari italiani

L'iniziativa sarà presentata oggi a Roma

di Gabriella Meroni

Nell’ambito della Campagna sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio lanciata nel 2000  con l’approvazione unanime di 191 Capi di Stato e di Governo, la FOCSIV in questo 2009 sta promuovendo la Campagna “Crea un clima di giustizia” dedicata all’obiettivo numero 7 che riguarda la sostenibilità ambientale. La scelta di questo obiettivo per il 2009 è legata alla coincidenza della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà a Copenhagen nel dicembre del 2009. La FOCSIV, infatti, condivide la grande e diffusa preoccupazione per il futuro dell’ambiente e per le calamità naturali, ma ancor di più per gli effetti che questi hanno sul destino di centinaia di milioni di persone, in particolare nei Paesi poveri del Sud del mondo, le quali oltre a subire povertà e miseria endemiche saranno le principali vittime degli effetti devastanti di un clima impazzito come la desertificazione e la siccità che oltremodo aggravano questa loro già drammatica situazione.
 
Proprio oggi, in un momento in cui sta crescendo il dibattito sull’immigrazione non possiamo non citare alcuni dati a cominciare dalla storia. Già dagli anni Ottanta, infatti, il numero dei migranti per causa cambiamenti climatici è passato da una media di 121 milioni a 243 milioni all’anno. E secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC (Comitato internazionale non governativo per il cambiamento del clima) entro la metà di questo secolo 200 milioni di persone rischiano di diventare permanentemente sfollati per cause ambientali; quasi un miliardo di persone rischiano di subire eventi catastrofici; 344 milioni sarebbero quelle esposte a cicloni tropicali, 521 milioni a inondazioni, 130 milioni a siccità, 2,3 milioni a frane; nei Paesi Ocse le catastrofi climatiche colpiscono un abitante su 1.500, in quelli in via di sviluppo il dato è di 1 su 19. Secondo le proiezioni dell’IPCC al 2020, 75-250 milioni di persone saranno esposte ad un incremento dello stress idrico e anche la produzione agricola, compreso l’accesso al cibo, potrà essere seriamente compromessa.
 
Per tutto questo la FOCSIV, insieme alle principali organizzazioni cattoliche e con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana si rivolge alla politica. Come ha scritto monsignor Mariano Crociata, Segretario Generale della CEI, nel suo messaggio in occasione del lancio della Campagna «tale iniziativa appare particolarmente preziosa per il sostegno al cammino di sensibilizzazione sul cambiamento climatico, letto non solo in chiave ambientale ma nelle più estese ottiche di un’ecologia umana, attenta all’uguaglianza e alla giustizia sociale, considerato che le conseguenze dei mutamenti climatici colpiscono non di rado le popolazioni più povere del nostro pianeta». In 15 Paesi di Europa e Nord America con la CIDSE (coordinamento delle organizzazioni di sviluppo cattoliche), e oggi in Italia la FOCSIV si rivolge ai parlamentari per chiedere loro di sottoscrivere l’Appello e di farsi promotori di iniziative perché le istituzioni nazionali ed internazionali assumano impegni precisi e concreti affinché la Conferenza di Copenhagen abbia pieno successo potendo così garantire a tutti un futuro sostenibile.

In particolare ai parlamentari italiani la FOCSIV chiede che l’Italia:
 

1) sostenga l’obiettivo di riduzione dell’emissione dei gas serra di almeno il 30% entro il 2020 e almeno l’80% entro il 2050 rispetto ai valori del 1990
2) sostenga un finanziamento adeguato ai Paesi in via di Sviluppo per le strategie di adattamento al cambiamento climatico garantendo, come ha recentemente fatto la Gran Bretagna, almeno uno 0,20% del PIL addizionale all’Aiuto pubblico allo Sviluppo
3) sostenga con decisione il pacchetto dell’Unione Europea 20/20/20 applicando senza indugi le misure di sua competenza attraverso piani precisi e specifici di rientro di riduzione delle emissioni con obiettivi temporali misurabili con cadenza triennale.


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