Non profit

Clicca e ti verrà dato: la solidarietà è online

I banner pubblicitari di Medici senza Frontiere hanno aperto la strada delle donazioni digitali. Che solo l’anno scorso hanno superato il miliardo di dollari

di Carlotta Jesi

Per farsi notare dal popolo dei cybernauti ha dovuto sfruttare l?immagine di Monica Lewinsky e delle Spice Girls. Ma Medici Senza Frontiere, che l?anno scorso non poteva ancora contare su un Nobel per ottenere finanziamenti, ha raggiunto il suo scopo: pettegoli, curiosi e surfisti della Rete sapevano che, mentre Bill Clinton compariva davanti al congresso e due delle spice lanciavano la moda della star in cinta, 60 mila persone morivano di fame in Sudan. Potere della comunicazione e di un banner pubblicitario molto ben studiato che alla foto di Victoria Adams abbinava quattro semplici parole: c?è una carestia in Africa. Una campagna di sensibilizzazione su Internet, insomma. Che a Medici Senza Frontiere ha portato alcune centinaia di migliaia di dollari e al Terzo settore americano la certezza che anche su Internet c?è un cuore che batte. Anzi, più d?uno. «Dove credete passino il loro tempo coloro che non si riesce a raggiungere con campagne di sensibilizzazione e fund raising porta a porta?», ha recentemente dichiarato Nick Allen della Donor Digital, una società che offre consulenza informatica al non profit. «Su Internet». E in genere, conferma il National Centre for Charitable Statistics, si tratta di cuori giovani e proattivi che le informazioni se le vanno a cercare da soli. «Se qualcuno ci trova sul web», spiega la responsabile marketing di Msf New York, «è perché l?ha voluto veramente. Per ottenere la sua attenzione e i suoi fondi non basta essere online, bisogna coinvolgerlo nelle nostre battaglie». Già, ma quanto paga questo coinvolgimento? Per ora solo l?1% del totale delle donazioni negli Usa, una cifra che comunque si aggira attorno a un miliardo di dollari. Un buon inizio per la giovane cybersolidarietà. Che non ha resistito al fascino delle aste on-line: basta un clic sul sito www.webcharity.com per aggiudicarsi pezzi unici da collezione, quadri o semplici vestiti usati con offerte a favore di enti non profit. C.J.


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