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Classi sovraffollate, resta tutto così

Il ministero esclude la possibilità di sdoppiare le classi ad anno scolastico in corso

di Sara De Carli

Le classi sovraffollate restano tali e quali, almeno per tutto questo anno scolastico. È la posizione irremovibile del Ministero dell’Istruzione, che venerdì 8 gennaio ha incontrato nuovamente i rappresentanti delle associazioni di disabili, a cui avrebbe dovuto presentare le sue soluzioni al problema delle classi troppo numerose e con troppi disabili (leggi qui i precedenti).

La soluzione del Ministero, spiega a Vita Salvatore Nocera, vicepresidente della Fish, è quella di «impiegare i precari cassaintegrati per ore aggiuntive di sostegno ai nostri ragazzi e corsi di recupero, mentre saranno avviati i negoziati con i sindacati per programmare la formazione iniziale e in servizio per gli insegnanti curricolari. Non è di per sé una cattiva soluzione, ma certo resta inalterato il problema del sovraffollamento». Fish e Fand avevano infatti chiesto uno sdoppiamento immediato almeno per le situazioni più estreme, cioè un massimo di 22 alunni nelle classi dove è presente un disabile, massimo 20 in quelle dove ce ne sono due e mai più classi con più di tre alunni con certificato di disabilità.

I genitori, sul piede di guerra, già minacciano di chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco – «vogliamo evitare di gettare le scuole nel caos, però capiamo l’esasperazione e la rivendicazione di un diritto», precisa Nocera – mentre le associazioni potrebbero valutare la possibilità di avviare una class action contro il Ministero.

Il Ministero ha comunicato che sono circa 5.500 le classi con più di due alunni disabili, ma non ha dato i numeri complessivi degli alunni per classe. «Possiamo dedurre però che siano circa 15.000 gli alunni disabili con più di un compagno disabile in classe», stima Nocera. Il Ministero però si è impegnato a cumunicare i dati completi entro il 30 gennaio.


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